
Il referente cittadino di Alcase, associazione per la lotta al tumore al polmone, ha inviato una missiva avente carattere di urgenza a Emiliano, Lopalco e Pasqualone
FASANO – “Sulle vaccinazioni per i pazienti oncologici, i loro caregiver ed i loro conviventi, si faccia chiarezza”. A scriverlo, in una nota inviata al presidente della Regione Michele Emiliano, all’assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco e per conoscenza al direttore generale dell’ASL di Brindisi Giuseppe Pasqualone, è Marco Mancini, referente fasanese di ALCASE Italia, associazione nazionale impegnata a difesa e tutela dei pazienti oncologici polmonari.
“Ieri (lunedì 29 marzo), in Puglia sarebbero dovute partire le vaccinazioni anti-Covid, tra le altre categorie, anche per i cittadini con “elevata fragilità”. Questo, quantomeno, è quello che si è appreso dalla stampa e che si apprende dal sito della Regione Puglia. In questa fascia – afferma il responsabile cittadino di Alcase – rientrano anche i pazienti affetti da patologia onco-ematologica e oncologica in stadio avanzato non in remissione, in trattamento chemio/radioterapico ovvero che abbiano completato terapie immunosoppressive da almeno sei mesi. Con essi, inoltre, è prevista la vaccinazione per i caregiver familiari che li assistono e per i conviventi del paziente affetto da tali gravi patologie. Tuttavia – prosegue Mancini – le indicazioni sul sito della regione specificano di come in merito alle prenotazioni ad occuparsene dovranno essere i medici di famiglia, escludendo dunque i pazienti oncologici dalla possibilità di qualsivoglia adesione con diverse procedure (se non quella telefonica). I medici di base, in sostanza, dovranno stilare delle liste di pazienti, caregiver e conviventi e procedere, in questo modo, alla prenotazione dei vaccini. La verità, tuttavia, è che ad oggi molti medici stanno ancora cercando di capire se e come predisporre tali elenchi, fornendo risposte imprecise (non per loro volontà) ai pazienti e familiari che chiedono informazioni”.
Alla poca chiarezza delle informazioni fornite dalla Regione Puglia, si aggiunge inoltre la preoccupazione relativa alle scorte di dosi di vaccini a mRNA, che potrebbe ulteriormente dilatare i tempi di attesa nelle prossime settimane.
“Vi chiedo pertanto – scrive Mancini ai destinatari della missiva – di fare chiarezza circa i tempi e le modalità per la somministrazione dei vaccini ai pazienti oncologici. Esse sono persone che già quotidianamente convivono con una complicata situazione che affrontano con fatica e sofferenza. Una condizione che il Covid-19 non ha fatto altro che accentuare. In questo drammatico momento molti di loro si sentono abbandonati: vi prego di non lasciarli soli”.