Il pendolino di destra che ha fatto sognare i tifosi del “Curlo” adesso incanta anche al “San Nicola”
BARI – È stato senza dubbio il migliore in campo nella semifinale play-off di ritorno di serie B tra la Ssc Bari ed il Sudtirol (1-0), al cospetto di oltre 51mila spettatori in uno stadio “San Nicola” già pronto per il grande salto di categoria. Chiaro il riferimento a Mehdi Dorval, il terzino ambidestro che nella stagione 2020-21 indossò la maglia dell’Us Fasano, in quell’annata dal doppio volto: disastroso in avvio, travolgente nella parte finale. Proprio il franco-algerino classe 2001 proveniente dall’Amiens (Ligue 2 francese) fu ingaggiato nel mercato invernale, con il cambio tecnico alla guida della squadra che portò ad un scelta interna con Vito Costantini promosso a prima guida. In quella stagione l’under proveniente da oltralpe fu tra i protagonisti di una rimonta che portò l’Us Fasano dall’ultima posizione a centrare il 13esimo piazzamento, a ridosso della zona play-off. Un finale di stagione esaltante con i biancazzurri che conseguirono la terza posizione, prendendo in considerazione solo il girone ritorno.
Con la maglia dell’Us Fasano non aveva una vaporosa capigliatura come quella odierna, ma si capì da subito che aveva la stoffa per sfondare nel mondo del calcio. I tifosi biancazzurri ancora oggi si ricordano delle sue gesta e lo considerano tra i migliori calciatori che sono transitati all’ombra della Città della Selva negli ultimi anni. In Italia è approdato per la prima volta proprio a Fasano, poi passaggio nella stagione successiva all’Audace Cerignola dei miracoli, prima del salto con una big del calcio regionale e non solo: l’As Bari.
Una spruzzata di biancazzurro nella storica cavalcata della Ssc Bari di mister Michele Mignani approdata alla finalissima play-off promozione in serie A con l’ex Dorval che ha fatto capolino sugli spalti del “Curlo” anche in questa stagione, lasciando immutato il suo feeling per i tifosi biancazzurri, pronti a stringergli la mano e chiedergli un immancabile selfie di circostanza, mentre ora lo osservano con piacere con la maglia biancorossa potendo dire con orgoglio di averlo visto in passato con la maglia dell’Us Fasano.