Ieri, in Chiesa Matrice, la religiosa fasanese ha relazionato sul tema della paternità e presentato il suo ultimo libro.
FASANO – «Non si può essere padri se prima non si è fatta l’esperienza di essere figli» è il messaggio che la fasanese suor Rosa Lorusso ha voluto imprimere in chi ieri, lunedì 26 giugno, ha scelto di partecipare all’incontro “Il valore della paternità. Il dono del padre per la crescita”, tenutosi in Chiesa Matrice.
Dopo i saluti del priore don Sandro Ramirez, suor Rosa ha relazionato sul tema dal punto di vista psicologico confrontando la figura paterna del passato con quella attuale, evidenziando un visibile calo dell’autorità e delle regole che, se pur rigide, aiutano a crescere e ad educare. «Non esistono padri perfetti. Possiamo sbagliare e dobbiamo accettarlo. È dal dolore e dalla sofferenza che bisogna trarre del positivo» ha proseguito la religiosa.
Suor Rosa Lorusso, docente di psicologia e psicoterapeuta, in occasione del 10° anniversario della morte di suo padre Giulio, ha inoltre voluto realizzare un breve testo sulla sua vita e sui suoi insegnamenti, intitolato “Vi racconto di Giulio. Dialogo oltre il tempo tra padre e figlia”, presentato al pubblico ieri sera. «Ho tentato di raggiungere questo obiettivo, attraverso alcune ricerche di documenti, immagini, ricordi personali, aneddoti riguardanti la storia di mio padre ma anche studi scientifici sull’argomento che confermassero la mia tesi circa il valore della paternità e della famiglia. Nella prima parte – ha spiegato la Lorusso – presento in modo sintetico la vita di mio padre: la sua infanzia, la sua esperienza formativa e lavorativa, il matrimonio, la famiglia, fino agli anni della malattia e la sua dipartita. La seconda parte, cuore del lavoro, è dedicata alla mia esperienza personale di figlia, in cui descrivo il rapporto con mio padre ma soprattutto ciò che da tale relazione ho “ereditato”. La terza parte vuol essere una dimostrazione di quanto sia scientificamente provata l’importanza del padre per lo sviluppo della personalità dei figli. Chi deciderà di prendere questo libro tra le mani, lo faccia non solo per curiosità ma per condividere il mio intento: valorizzare la figura di Giulio, padre di famiglia e grande lavoratore, e dimostrare l’importanza del ruolo del padre, presenza fondamentale per la crescita umana, sociale e spirituale della persona».
Un incontro meditativo che ha portato a riflettere sulla differenza riscontrante tra fare il padre ed essere padre, colui che trasmette sicurezza, autocontrollo, disponibilità nel gioco e nell’ascolto, che è autorevole e non autoritario, ma soprattutto che c’è per i propri figli.