L’annuncio del primo cittadino dovrebbe porre fine alle continue richieste di rassicurazioni da parte dei concessionari
FASANO – «La stagione estiva, fondamentale per il benessere e lo sviluppo del nostro territorio, non è mai stata (e non sarà mai) oggetto di discussione».
Il sindaco Francesco Zaccaria lo chiarisce intervenendo sulla vicenda delle concessioni demaniali. Le proroghe, stando al comunicato giunto pochi minuti fa dal sindaco, verranno concesse già a partire dai prossimi giorni in applicazione dell’atto di indirizzo approvato dall’amministrazione a maggio di un anno fa.
«Al netto delle consuete e ormai consolidate strumentalizzazioni politiche da parte del consigliere Di Bari, al quale dovrebbe essere noto che la Pubblica Amministrazione “parla” per mezzo degli atti – dice il sindaco – la nostra delibera del maggio 2020 non lascia spazio ad equivoci».
Pertanto, precisa Zaccaria, la pronuncia del Tar a cui fa riferimento Di Bari in una nota, ha sostanzialmente confermato l’indirizzo che l’amministrazione aveva dato al Dirigente già dieci mesi fa con la delibera n. 87 del 7 maggio 2020 in cui già da allora si dava atto “dell’estensione del termine di durata delle concessioni al 31.12.2033, ai sensi della legge n.145/2018 art. 1” autorizzandolo l’ing. D’Adamo a procedere al rilascio dei provvedimenti di estensione.
«La gran parte delle proroghe verranno rilasciate già a partire dai prossimi giorni, per cui il ricorso al Tar da parte di alcuni concessionari si è di fatto rivelato uno spreco di tempo e soprattutto di danaro – continua Zaccaria –. Infatti, il Dirigente, ing. D’Adamo, ha già formalmente convocato i primi concessionari per la firma. Un diritto che l’amministrazione aveva loro garantito “a costo zero”, molto prima della pronuncia del Tar.
Vorrei ringraziare i quaranta concessionari demaniali fasanesi che hanno accolto il nostro invito che rimandava alla prudenza e al contenuto degli atti già approvati dieci mesi fa, evitando di farsi trattare come mucche da mungere.
Questa è la realtà, fatta di atti ufficiali. Tutto il resto è stucchevole speculazione politica a fini elettorali».