
Nonostante la previsione delle piogge per la serata di ieri, l’organizzazione aveva confermato l’evento, annullandolo solo pochi minuti prima dell’inizio a causa di un forte nubifragio. Gli spettatori, infradiciati e inferociti, chiedono il pagamento dei danni.
FASANO – Musica bellissima per un’organizzazione da dimenticare. È questo il sunto della tre giorni di eventi, targata “Bari in Jazz”, che ha visto Ludovico Einaudi, uno dei più importanti compositori sulla scena mondiale, esibirsi dal vivo a Lama d’Antico.
Un evento che, com’era prevedibile essendo l’unica tappa in Puglia, ha attirato centinaia di persone da tutta la regione, ma sin dalla serata di giovedì 11 agosto sono emerse le falle dell’organizzazione dell’evento. La prima sera i presenti hanno lamentato una lunga coda di auto per i parcheggi (a pagamento, al costo di 6€ a parcheggio nonostante biglietti da 30/40€ in su), con molti spettatori costretti a parcheggiare su Viale Stazione, percorrendo dunque a piedi il tratto dalla stazione al Parco sulla carreggiata. Le lunghe code hanno determinato il ritardo di 50 minuti del concerto, con le scuse dello stesso artista per la necessità logistica di svolgere un evento in un luogo come l’insediamento rupestre di Lama d’Antico.
Ad infuriare fra le polemiche però è stata l’incresciosa situazione di ieri sera, che ha visto molte persone arrabbiate sulla pagina social di “Bari in Jazz” che, dopo il forte acquazzone del pomeriggio, aveva deciso di confermare lo stesso l’evento, posticipandolo di un’ora, con inizio alle 22, e consigliando alle persone di “utilizzare mezzi alternativi” data la ridotta disponibilità del parcheggio, a causa delle forti piogge, e di “essere attrezzati con scarpe e indumenti da pioggia”. Tutto questo, incuranti delle previsioni meteo che per la sera di ieri prevedevano altre precipitazioni, come effettivamente è poi avvenuto attorno alle 21.30, costringendo infine ad annullare il concerto a pochi minuti dall’inizio, nonostante la presenza degli spettatori. Questi ultimi sono dovuti tornare infradiciati alle proprie auto, nel parcheggio ormai diventato un pantano, come testimoniano le foto in allegato, in cui si vedono anche mezzi pesanti intervenuti per estrarre molte autovetture. I mezzi pesanti e la Protezione Civile intervenuta hanno lavorato incessantemente fino alle 2 di notte per poter estrarre tutte le auto rimaste bloccate nel fango.
Sulla pagina facebook di “Bari in Jazz” A.P. scrive “Siete vergognosi. Siamo zuppi, infangati, con le auto impantanate. Decidetevi ad annullare tutto e rimborsate non solo i biglietti ma anche i danni”. Le fa eco C.P. che scrive “Che vergogna… Alle 21:30 il diluvio universale… E adesso tutti a casa, inzuppati e delusi… È una vera vergogna, si poteva tranquillamente annullare prima”. R.E.C. aggiunge “Protezione civile inesistente. Soccorso inesistente. Donna incinta bloccata in auto impantanata. Ha ricominciato a piovere. Polizia locale disinteressata. Abbiamo chiamato il 112 che ci ha messo in attesa!”, e A.L. denuncia “Aspettavamo questo concerto con grande entusiasmo. Siamo arrivati alle 18.30…per evitare ingorghi per poter parcheggiare. Ma abbiamo dovuto aspettare sino alle 20…fuori…in attesa che il Sindaco di Fasano effettuasse un sopralluogo al parcheggio, date le copiose piogge pomeridiane che avevano reso lo stesso nn idoneo ad ospitare le vetture. Complimenti sig. Sindaco… Bella responsabilità si è assunto lei e la sua Commissione di pubblico spettacolo a dare un parere favorevole allo svolgimento di un concerto con le condizioni atmosferiche odierne. Ho visto un disabile ed una coppia di giovani genitori con un neonato piccolissimo avventurarsi nell’Inferno che poi è accaduto dalle 21.30 in poi… Il rimborso è dovuto ma ancora di più le scuse pubbliche da parte dell’Organizzazione e del Comune di Fasano.”
A.P. scrive poi “Annullare è l’unica soluzione fango ovunque si scivolava ad ogni passo ed era pericoloso. Ho chiamato i carabinieri perché era una situazione di oggettivo pericolo per centinaia di persone”, mentre altri lamentano la presenza di sedie bagnate, ripulite dagli stessi, anche durante l’evento di venerdì sera. Decine sono le persone a minacciare denunce nei confronti dell’associazione, rea a loro dire di aver messo a rischio centinaia di persone, costrette fino a tarda sera per liberare le auto infangate.
“Bari in Jazz” ha promesso rimborsi a partire dalla giornata odierna, ma l’ organizzazione in virtù di un evento meteorologico, che era stato ampiamente previsto, è stata pessima.






