
L’accordo di Governo nazionale si proietta anche a livello locale. Sibilio invita al confronto: «Incontriamoci»
FASANO – Un vecchio detto recita “in guerra, come in amore, tutto è concesso”. Evidentemente chi conió questa frase, non era a conoscenza delle dinamiche politiche tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Sì perché quello che fino a qualche tempo fa sembrava praticamente impossibile, adesso è quasi realtà.
A livello nazionale è già avvenuto che, dopo la caduta del primo Governo Conte, il Movimento 5 Stelle sia stato “costretto” a fare un accordo politico con il Partito Democratico di Zingaretti (che, nei numeri, era ancora di Matteo Renzi, oramai fuoriuscito). È dunque avvenuto quello che sembrava impensabile. Ha poi fatto anche un certo effetto, in maniera particolare per gli attivisti della prima ora del Movimento e per molti esponenti del PD, vedere i due simboli in coalizione sui fac-simile delle schede elettorali dell’Umbria dove si voterà per le Regionali. La “santa” alleanza, adesso, si sposta anche nei Comuni e Fasano non vuole essere da meno. È proprio con una nota delle ultime ore, infatti, che la segreteria locale del PD guidata da Fabio Sibilio, ha ufficialmente annunciato la sua apertura al Movimento 5 Stelle e non solo.
“A seguito delle recenti novità politiche di carattere nazionale – si legge nelle nota – il Partito Democratico di Fasano intende avviare un dialogo costruttivo con tutte le forze politiche e civiche che si riconoscono nell’alveo del centro-sinistra. All’interno di un progetto Nazionale che fino a qualche mese fa sembrava impossibile da realizzare, riteniamo che anche a livello locale si debba ragionare con un’ottica diversa e più inclusiva. Il nostro partito si trova dinanzi a grandi sfide che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi in diverse competizioni elettorali. Servirà quindi serrare le fila e rafforzare la spina dorsale della nostra grande comunità, il Pd. Il primo grande passo – dichiara il segretario Fabio Sibilio – è il ritorno del Consigliere Vittorio Fanelli tra le fila dei Democratici. Servirà molta determinazione per completare tutti i processi di cambiamento e trasformazione che vedono Fasano protagonista e servirà il contributo di tutti per portarli a termine ed iniziarne di nuovi. A tal proposito mi preme sottolineare che tanto è stato fatto e che molti processi vedevano una base comune, seppur con diverse sfumature, con altre forze politiche, alcune delle quali rimaste ingiustamente senza rappresentanza all’interno dell’assise comunale nonostante i bei risultati delle ultime competizioni. Ritengo sia doveroso raccogliere l’invito alla collaborazione giunto nelle ultime ore dal gruppo pentastellato e proporrò loro un tavolo di lavoro per dare, insieme, il via ad una stagione nuova, anche in ottica futura. Il confronto, inoltre, sarà aperto a tutte quelle forze civiche che vorranno rafforzare il progetto di cambiamento che ha come orizzonte naturale il 2026».
Una non velata richiesta di coalizione politica, quella lanciata da Sibilio, in vista delle prossime Amministrative del 2021. Dopo l’uscita di Raffaele Trisciuzzi dal Movimento, sarà il caso di capire come quest’ultimo intende proporsi all’apertura del PD. Proprio questa apertura, infatti, potrebbe dare la spinta a Trisciuzzi per creare un movimento civico locale e raccogliere il consenso di tutti quei pentastellati che non si fidano dell’accordo con l’ex “nemico” numero uno.
Il consigliere Fanelli, dal canto suo, parla già da dem e dichiara a corollario della nota: «Ringrazio tutto il gruppo di Uniti per Fasano, per il lavoro svolto e per il percorso che ci ha visti protagonisti negli ultimi anni, fianco a fianco, ma che ora sfocia in sentieri diversi. Scelgo di tornare a casa dove ho cominciato a muovere i primi passi e dove è giusto che ritorni. È il momento giusto per farlo, anche alla luce dei grandi cambiamenti nazionali e locali. Un grande saluto agli amici del PD che mi hanno accolto calorosamente e con i quali ho sempre avuto il piacere di dialogare e collaborare in questi anni e ai quali auguro un buon lavoro».
Sarà pur vero che in guerra, amore (e politica) tutto è permesso, ma è anche vero che a volte “c’è un limite a tutto” potrebbe pensare qualcuno. È un limite, tuttavia, che il PD locale si sente di poter superare.
La vera domanda è: quanto durerà il matrimonio tra i due a livello nazionale?