I consiglieri intervengono sulla tassa di soggiorno e si schierano con gli operatori turistici. Domani la manifestazione in piazza
FASANO – Domattina si svolgerà in piazza Ciaia, alle ore 11, la manifestazione indetta da Federalberghi in difesa del turismo fasanese e di tutti gli operatori del settore. Punto nevralgico della protesta sarà l’estensione dell’imposta di soggiorno a tutto l’anno solare – contrariamente a quanto avveniva prima – deliberata dalla Giunta Zaccaria, «senza preavviso ed un minimo di programmazione o condivisione con i titolari delle strutture turistiche» come ha più volte denunciato Federalberghi. Questo, a detta degli operatori turistici, danneggerà fortemente il turismo fasanese.
È per tale motivo che in città campeggiano da giorni manifesti simili a quelli funebri, che annunciato la “possibile morte del turismo a Fasano”. Nel merito della protesta, e di quella che viene definita una “scelta sbagliata ed approssimativa”, intervengono oggi i consiglieri di Forza Italia, Lello Di Bari e Laura De Mola, rispettivamente ex sindaco ed ex assessore al Turismo. Già durante lo scorso Consiglio comunale c’è stata una dura presa di posizione da parte dell’ex primo cittadino, la cui Amministrazione viene indicata dalla Giunta Zaccaria come il capro espiatorio di questa decisione. L’ex assessore al Turismo Laura De Mola, dal canto suo, si è detta «non contraria alla tassa di soggiorno, dal momento che l’abbiamo istituita noi in questa città, ma sconcertata dal metodo usato per il suo improvviso aumento e per il dubbio impiego della stessa a favore dei servizi al turismo».
«Il pressappochismo e l’approssimazione delle scellerate scelte di questa Amministrazione – tuona Di Bari – darà un colpo fatale al turismo del nostro paese. Abbiamo lavorato per anni per rendere Fasano regina del turismo in Puglia, ci siamo riusciti ed i dati ci danno ancora oggi ragione, e adesso rischiamo di annullare tutti gli sforzi fatti in tal senso. La Giunta Zaccaria probabilmente non si rende neppure conto delle pesanti ricadute che avrà una simile scelta, o probabilmente crede realmente che ci saranno conseguenze irrisorie. Parliamo di posti di lavoro che rischiano di venire meno a causa di un aumento stimato tra il 400 e l’800 per cento. È impensabile – oltre che per nulla corretto – non aprire ad un minimo di confronto con gli operatori di settore. Per questo e per altri motivi già esposti anche durante l’ultimo Consiglio comunale, sosterrò con vigore la protesta di domani.»
A rincarare la dose ci pensa Laura De Mola. «Questo accade quando si assumono scelte meramente sulla base di indici numerici, e restando completamente disconnessi dalla realtà. Mi piacerebbe – stuzzica la De Mola – inanzi tutto capire come sono stati usati i fondi recuperati dalla tassa di soggiorno. Quali e quante somme sono state destinate ad eventi del territorio – manifestazioni a pagamento! – e quante di queste in favore dell’implementazione dei servizi al turismo. Probabilmente al sindaco sfugge che ci sono tour operator pronti ad annullare contratti di soggiorno già posti in essere, o ad addossare eventuali penali agli operatori turistici. Un minimo di convidisione delle scelte, neppure tanta, sarebbe stata auspicabile. Chi come me ha a che fare per lavoro quotidianamente con gli operatori turistici – afferma la consigliera – si rende conto di quelle che sono le reali esigenze del settore a Fasano. La Giunta Zaccaria si assumerà la responsabilità delle ricadute di questa azione? O, come spesso accade da tre anni e mezzo, sarà ancora colpa delle amministrazioni precedenti? Se si vuole destagionalizzare il turismo non è questa la strada. Anzi, è la scelta più sbagliata. La luna di miele è finita. Se ne sono accorti i cittadini, gli operatori turistici e parecchi delusi da questo modo di amministrare la città. Il tempo del “è colpa di quelli di prima” è terminato. Sosterrò la manifestazione di domani, perché agli operatori ed a tutti i dipendenti delle strutture, va la nostra più totale vicinanza. L’unico taglio a cui assistiamo ormai da tre anni e mezzo a questa parte, è quello della totale mancanza della condivisione delle scelte. Soprattutto con coloro sulle quali poi ricadono».