
Un confronto dal quale emerge sempre più l’incapacità di dialogo fra maggioranza e opposizione
FASANO – La Consulta del Turismo e lo spettro delle opposizioni.
Dopo cinque anni in cui, tra aumento della tassa di soggiorno, rinnovo delle concessioni demaniali e progetti turistici bloccati, non sono mancate le diatribe tra l’Amministrazione Zaccaria e gli imprenditori del settore turistico-balneare, il consiglio comunale di Fasano ha istituito formalmente la Consulta Cittadina del Turismo.
Promotore del nuovo organismo consultivo, che avrà la funzione di convogliare le idee e le proposte degli operatori turistici e commerciali aderenti, l’assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi. È necessario sottolineare che i pareri espressi dalla Consulta non saranno vincolanti per l’azione amministrativa.
L’istituzione dell’organismo, che potrebbe indubbiamente rappresentare un passo in avanti nei rapporti tra Amministrazione ed imprenditoria turistica locale, non ha però evitato la nascita di un lungo dibattito nello scorso consiglio comunale, scaturito dalla proposta del consigliere di “Sì Fasano” Lello Di Bari finalizzata ad includere un esponente dell’opposizione consiliare tra i membri effettivi della Consulta, da affiancare all’Assessore al Turismo, ai rappresentanti delle associazioni di categoria e agli imprenditori del settore. Di Bari ha motivato la sua richiesta, facendo presente che in questo modo si potrebbe rendere maggiormente partecipativo lo strumento costituito, permettendo ai consiglieri di opposizione di conoscere in maniera diretta ed immediata gli argomenti trattati. Ciò garantirebbe anche, secondo l’ex Sindaco, una migliore informazione nell’eventualità in cui il consiglio comunale si ritrovi a dover deliberare su una materia precedentemente affrontata dalla Consulta e che la maggioranza decida autonomamente di portare avanti.
La proposta, accompagnata dall’iniziale intenzione di voto favorevole espressa da Di Bari, si è però scontrata con il muro della maggioranza in aula, rappresentata nel caso specifico dal consigliere Francesco Bianco, dall’assessore Palmariggi e dal Sindaco i quali, a vario titolo, l’hanno rigettata, asserendo che la partecipazione di un esponente di minoranza potrebbe causare la politicizzazione della Consulta, allontanandola dal suo obiettivo principale. Motivazione che appare quantomeno debole, considerando che l’organismo avrà una funzione meramente consultiva e che lo stesso è stato presentato come fondamentale strumento di raccordo tra istituzioni pubbliche e private. Al contrario, l’esclusione dell’opposizione si presenta come un’occasione persa da parte della maggioranza la quale si è dimostrata per l’ennesima volta poco incline all’allargamento del confronto, preferendo che l’opposizione esprimesse infine un voto contrario all’istituzione della Consulta Cittadina del Turismo.
Un atteggiamento che continua a deviare dalla direzione, più volte ribadita in fase di insediamento della nuova Amministrazione, di coinvolgere l’opposizione e quella parte della cittadinanza da essa rappresentata.