Non mancano i malumori nella nuova maggioranza. Il PD, che sperava in almeno tre assessori, potrebbe cederne uno ad AltreMenti
FASANO – Ad una settimana dalla rielezione del Sindaco Francesco Zaccaria, alla guida della coalizione di centrosinistra, è ufficialmente scattato il toto-assessori.
La spartizione delle deleghe assessorili appare però ben più complessa rispetto alla tornata precedente, con la nuova maggioranza che dovrà subito fornire una dimostrazione di compattezza.
L’assegnazione in extremis di un seggio in Consiglio Comunale alla lista “AltreMenti”, sta infatti creando non pochi grattacapi al primo cittadino, mettendo altresì in agitazione i principali rappresentanti delle altre liste, tra le quali il Partito Democratico e Fasano Continua che dovranno – una delle due indubbiamente – rinunciare ad un assessore a favore di AltreMenti. Dovrebbero restare immutati, invece, i due assessori spettanti a Civicamente Fasano.
Se dovesse esserci la nomina assessorile in quota AltreMenti, infatti, resterebbero da dividere le ulteriori sei deleghe tra le altre tre liste. Ipotizzando una suddivisione equa, al momento sarebbero in pole position Luana Amati e Gianluca Cisternino (PD), Cinzia Caroli e Giuseppe Galeota (Civicamente), Antonio Pagnelli e Francesco Bianco (Fasano Continua). A completare lo schieramento dovrebbe esserci Mariateresa Bagordo, prima dei non eletti della lista AltreMenti (oltre che quota rosa necessaria per completare la Giunta). Per i primi cinque si tratterebbe di una riconferma, con le new entry che sarebbero invece rappresentate da Francesco Bianco e Mariateresa Bagordo, in luogo degli uscenti Angela Carrieri e del vicesindaco, nonché assessore al Bilancio, Giovanni Cisternino.
Se fossero confermate queste prime indiscrezioni, potrebbe emergere prepotentemente il malcontento degli esponenti del Partito Democratico. Alla luce del trionfale risultato conseguito (4980 preferenze e sette consiglieri eletti), l’assegnazione delle cariche di vicesindaco e di Presidente del Consiglio Comunale, rispettivamente, sempre in linea ipotetica, andrebbe a Luana Amati e Vittorio Fanelli, ma potrebbe non essere sufficiente ad “accontentare” i democratici. Questi ultimi contavano infatti sulla possibilità di ottenere un numero maggiore di assessorati, con la contestuale elezione di almeno un altro tra i candidati consiglieri non eletti.
Al sindaco Zaccaria spetterà l’arduo compito di sbrogliare la matassa, evitando tensioni politiche che rischierebbero di minare la stabilità della sua maggioranza sin dall’inizio di questa nuova avventura amministrativa.