
La dura nota dell’ex assessore
FASANO – «Continuo ad essere stupito, non tanto per l’affidamento diretto previsto dalla legge – non sempre messa in atto, ad onor del vero, per affidamenti inferiori ai 40 mila euro – quanto per la durata dello stesso (6 mesi) e il continuo cambio di direzione che si da ad un ufficio delicato quale quello del Demanio.»
L’ex assessore al Demanio, Leonardo Deleonardis, interveniene sul nuovo affidamento, per supporto e servizi, dell’ufficio del Demanio ad una nuova società esterna. Come riportato ieri dalla nostra testata, la questione aveva già tenuto banco durante l’ultimo Consiglio comunale, nel quale si chiedeva che l’ufficio tornasse pienamente operativo e con personale interno (non affidandolo, dunque, a società esterne).
«Cosa si può pianificare – sottolinea Deleonardis – con la presenza di personale in soli due giorni alla settimana, per la sola durata di sei mesi, con una nuova società? A dire il vero tanto nuova non è, visto che il tecnico che dovrebbe occuparsi della gestione è una vecchia conoscenza del comune di Fasano.
Mi continuo a chiedere da anni, il perché siamo l’unica realtà che mantiene separati settori molto collegati tra loro, urbanistica e appunto Demanio, con un’improvvisazione unica nella gestione. Basti pensare ai vari argomenti, a volte trattati in Commissione Urbanistica a volte in quella Lavori Pubblici, pur non afferenti a quest’ultimo settore.
Quali indicazioni ci potrebbe dare un neo affidatario nella conclusione di un Piano Coste che sembra dimenticato in attesa di non si sa cosa? Di un piano regolatore del porto e di un dragaggio del porto di Savelletri di cui non si hanno più notizie?
Per non parlare dei progetti GAL sollecitati al Comune, in quanto fondi da utilizzare nel più breve tempo possibile (un anno massimo) con progetti realizzati da una società e che saranno portati avanti, adesso, da una nuova società.
Ormai – sottolinea l’ex assessore – è evidente l’improvvisazione con cui si cerca di andare avanti e sperperare per la seconda volta fondi pubblici, senza una pianificazione a lungo raggio per incompetenza generalizzata a tutti i livelli».
Non manca, infine, una stoccata nei confronti del suo successore, Giuseppe Galeota, da poco nominato assessore al Demanio.
«Dov’è il nuovo assessore? Chi prende queste decisioni? Troppe domande con una sola certezza. Il 27 di ogni mese arriva comunque, lavori fatti bene o meno bene.»