
Si è tenuta ieri sera una importante riunione di maggioranza
FASANO – Il valzer della Giunta Zac pare essersi (per ora) concluso. Ormai il condizionale non è più solamente d’obbligo, ma è diventato la via maestra. Il ballo si ferma almeno al momento, perché le strategie politiche per il completamento della Giunta comunale fasanese cambiano come cambia il vento, da mesi e chissà per quante settimane ancora. Da una parte chi mira a non scombinare gli equilibri che si sono creati, dall’altra chi pretende poltrone e nuovi ingressi in Consiglio comunale: in mezzo coloro che, sulla Giunta, fanno da settimane calcoli numerici per le prossime tornate elettorali. Si, perché è di questo che si tratta come per qualsiasi altro rimpasto, ossia di calcoli elettorali sia in vista delle prossime regionali che delle future amministrative. Non è un caso se il paventato ingresso di Gina Albanese e Tonio Zizzi (l’unico ancora in corsa tra i due) nella squadra di Zac, farebbe scattare in Consiglio comunale rispettivamente Nicola Mola e Giuseppe Colucci. Ciò, in termini di voti, vorrebbe dire molto stando almeno agli ultimi risultati del 2016.
È però quella di Giuseppe Galeota l’unica nomina certa al momento, che entra al posto dell’ex assessore Leonardo De Leonardis, prendendo la delega al Demanio: delega alla quale si aggiunge quella allo Sport. Subito dopo, il secondo nominato (il quando, al momento, non è dato saperlo ma potrebbe già avvenire nelle prossime ore) sarà Tonio Zizzi. Ciò però provocherà il “taglio” di una testa maschile in giunta (per la legge sulle quote rosa) e l’ingresso, in ultimo, di una donna per completare la squadra. L’assessore che dovrebbe tornare a casa è Ventrella, che se da un lato continua ad essere sostenuto dal sindaco, vero è che i suoi rapporti con il gruppo Uniti per Fasano invece si sono parecchio raffreddati.
È sul nome femminile che non si riusciva a trovare la quadra, almeno fino a ieri. Nelle ultime ore, infatti, anche in tal senso vengono fuori le prime indiscrezioni: si tratta di una donna esterna al Consiglio comunale, che mette d’accordo (quasi) tutti.
Fatte queste considerazioni per la squadra di governo, ne resta un’ultima molto importante. Vittorio Fanelli potrebbe tornare a far parte nuovamente del PD. Se da un lato questo non sorprende (è nel PD che Fanelli nasce) dall’altro rafforzerebbe il partito del sindaco, che allora potrebbe puntare i piedi e chiedere un altro assessore. Anche perché, al momento, è l’unico partito che resta marginale in questi cambi e ricambi continui di intenzioni. Persino con un consigliere in più, potrebbe continuare a rimanere in religioso – fin troppo – silenzio.
Perché altrimenti, si sa, il valzer ricomincia in un niente.