Venerdì 15 marzo la presentazione del libro presso l’istituto fasanese
FASANO – Come ogni anno, torna al “Salvemini”, venerdì 15 marzo alle ore 11,00, Tommy Dibari.
Pubblicitario, docente di scrittura creativa, autore televisivo, direttore generale dell’agenzia di comunicazione Wake Up, Tommy è stato tra gli autori di programmi televisivi come Striscia la Notizia, Artù, Paperissima e Paperissima Sprint. Ha scritto per il teatro e il cinema ed è anche paroliere musicale.
È alla pubblicazione del suo quinto libro con «Pietro Mennea, l’uomo che ha battuto il tempo» pubblicato per Cairo Editore con il supporto della Fondazione Casillo.
Nel libro Tommy racconta la storia del velocista barlettano Mennea, suo concittadino, l’unico velocista bianco in grado, ad oggi, di detenere un record del mondo, nei 200 metri, per oltre 6.000 giorni. La vicenda esemplare di Pietro Mennea viene raccontata dall’esordio ai grandi successi sportivi, fino al ritiro per poi diventare la storia dell’avvocato e dell’uomo impegnato nel civile con la solidarietà della sua Fondazione.
Non è la documentazione delle gesta dello sportivo a prevalere nella narrazione, ma i tratti caratteriali più profondi dell’uomo Mennea: la forza di volontà, la voglia di riscatto tipica dell’uomo del Sud, la costante applicazione, la ferrea tenacia. Gli aspetti più autentici della vita dell’atleta e dell’uomo si incontrano nel libro di Tommy Dibari, si fondono e si confondono e ti consegnano nella storia con Pietro Mennea.
«Qui ritrovi il bisogno di circolarità e la ricerca di senso che segna la vita di tutti gli uomini: il sapore della motivazione e dell’entusiasmo, il valore che ha un maestro con il lavoro, l’abnegazione e l’etica che l’accompagna, la rabbia di un’offesa che si trasforma desiderio di affermazione, vigore esposivo, un talentuoso avversario che diventa un punto di riferimento, il sapore della sconfitta, la delusione di una vittoria, gli ostacoli della burocrazia, il podio.
Qui ritrovi un desiderio autentico di protezione e conforto che si basa sulla ricerca di valori autentici, sulla metafora di un tempo inteso come meritocrazia e premialità.
Qui ti ritrovi nello spazio infinito della storia dell’atletica e nello spazio finito della storia dell’uomo. Qui il tempo del passato e del presente convergono e senti ancora che Pietro ha nuovamente battuto il tempo.
Riprendendo le parole di Tommy Dibari, ci piace pensare che “Pietro ha dimostrato che il segreto di un atleta non sono solo le gambe, non è solo la testa, ma è soprattutto il cuore”.
Siamo pronti quindi ad accogliere Tommy e Pietro nella nostra scuola e a condividere con loro uno spazio positivo di crescita, misurando, battendo, scorrendo, fuggendo, perdendo…passando un bel tempo».