L’opera narra la storia delle 49 Mostre dell’Artigianato Fasanese, in attesa del cinquantenario
FASANO – Quest’oggi, giovedì, 19 dicembre, alle ore 18, nella Sala di Rappresentanza del Palazzo di Città, l’Università del Tempo Libero, l’Amministrazione Comunale, e la Faso Editrice presenteranno il volume “L’artigianato a Fasano. 50 anni in bella Mostra. 1950 – 2020”, di cui è autrice Palmina Cannone, Faso Editrice.
Interverranno: il sindaco di Fasano, dott. Francesco Zaccaria; il vicepresidente della Provincia, dott. Giuseppe Pace; l’assessore alle Attività Produttive, avv. Luana Amati. L’autrice dialogherà con l’editore Zino Mastro.
Il volume, scritto in forma chiara, fresca e scorrevole, impreziosito da circa 400 foto, di cui moltissime inedite, dà l’avvio ai festeggiamenti della rassegna artigiana, che l’anno prossimo spegnerà 50 candeline. Nasce da un’idea dell’Autrice, condivisa con entusiasmo dall’Editore, quale tributo agli artieri conterranei che, trasformando il proprio lavoro in arte, lo hanno nobilitato. Maestri di bottega e di vita, hanno forgiato il carattere di tanti giovani apprendisti che, sul solco della laboriosità e dell’onestà di mìstre, hanno seguitato a dare nuova linfa alla tradizione artigiana di Fasano. L’opera narra la storia delle 49 Mostre dell’Artigianato Fasanese, in attesa del cinquantenario.
Il racconto affonda le radici nella determinazione del vulcanico sindaco in gonnella Donna Maria Chieco Bianchi, e del Comitato esecutivo degli artigiani. Dal 15 giugno al 2 luglio 1950, fu celebrato il battesimo della 1ª vetrina artigiana. La rassegna si tenne in loco presso l’edificio scolastico delle scuole elementari di via Collodi. Il logo del manifesto fu realizzato da Bepi Russi. L’anno successivo si tenne la seconda kermesse. Poi calò su di essa un inspiegabile silenzio fino al 1966, quando riappare con la terza edizione sulla collina silvana. Il nuovo logo del manifesto porta la firma del pittore Mcail Galizia. Negli anni successivi le mostre si susseguono con continuità, tra alti e bassi, luci e ombre. Il quinquennio che va dal 1981 al 1985 registra solo quattro edizioni. Dal 1986 al 1990, vecchie e nuove polemiche, problemi irrisolti, in un’altalena di promesse d’interventi mai mantenuti, tra cui l’attuazione di una Mostra permanente, fecero calare nuovamente il sipario su di essa.
Dal 1991 l’artigianato locale torna nuovamente in esposizione con la 21ª edizione, facendo registrare da allora un percorso ininterrotto fino a oggi. Nel 2000 la campionaria emigra all’ipermercato Emmezeta, ma l’anno successivo riappare in collina. Intanto la Mostra Permanente diviene realtà nel dicembre 2009, ubicata al piano superiore del centro commerciale Conforama. Oggi ha chiuso i battenti.
Sono trascorsi settant’anni dal 1950. Oggi, gli artigiani guardano al futuro, con la collaborazione degli architetti, dei designer, delle nuove tecnologie, e delle richieste del mercato globale. La campionaria ha cambiato anche la vecchia denominazione in Mostra Fasanese dell’Artigianato, perché occorre aprirsi agli artieri forestieri. Però, in lei batte sempre l’antico cuore dei padri. Un libro importante che non può mancare nello scaffale dei fasanesi. Un regalo intelligente per Natale.
La cittadinanza è invitata.