Il giovanissimo fasanese ha pubblicato il suo primo libro.
FASANO- Tutti siamo stati adolescenti, vivendo quella difficile, complicata fase della vita che segna il passaggio dall’infanzia, fatta di gioco e spensieratezza, alla realtà adulta, tempestata di responsabilità e scelte. Antonio Spada, un giovane fasanese, ha voluto mostrarci tutto questo attraverso le pagine del suo libro “La coraggiosa battaglia di Luca. Alla ricerca della libertà” (Fides Edizioni).
Antonio ha solo 14 anni e frequenta il primo anno del corso di Amministrazione, Finanza e Marketing presso l’ITET “Salvemini” di Fasano. «Sono un ragazzo a cui piace stare in mezzo alla gente, alle persone che mi vogliono bene – racconta a Gofasano – Il mio tempo libero lo dedico allo sport, allo studio e agli amici. Pratico la pallavolo, amo il calcio, viaggiare per il mondo, conoscere e approfondire nuove lingue e, soprattutto, leggere e scrivere libri di ogni genere. Sono maggiormente attratto, però, dai libri gialli e da quelli motivazionali, perché mi aiutano a lavorare su me stesso».
Il suo libro, però, lo ha scritto all’età di 11 anni: «Ha come tema quello dell’adolescenza – ci dice – ma con uno scopo preciso: raccontare a tutti, giovani, adulti o anziani che siano, la storia di noi adolescenti in una società come quella di oggi, tagliente. Il libro si focalizza sulla storia di un ragazzo che vive il periodo del Covid e che ha tanti obiettivi da raggiungere. Verrà, però, messo in difficoltà da numerosi ostacoli e problemi che sono, appunto, le difficoltà di noi adolescenti nel periodo che abbiamo vissuto e che viviamo tutt’ora. L’ostacolo più grande sarà la perdita di una persona a lui molto cara, forse la più importante, ma, nel contempo, verrà supportato da un’altra figura, anch’essa fondamentale nel suo percorso di vita».
La scrittura per il giovane Antonio è un modo per scaricare ansia e rabbia, «Scrivere è come creare attorno a noi stessi un mondo parallelo, completamente diverso da quello in cui viviamo realmente. La scrittura mi ha aiutato a vedere la vita da un altro punto di vista. La scrittura è liberatoria. Voglio dimostrare alla gente che noi ragazzi non siamo solo quegli scansafatiche che se ne fregano della vita, ma siamo persone, siamo esseri umani che soffrono e si vogliono bene» aggiunge.
Antonio, intanto, ha già terminato la scrittura di un secondo libro, ora in fase di revisione. Per il futuro, però, ha progetti completamente diversi: «Non penso alla scrittura come un mio lavoro, la vedo maggiormente come una passione, un hobby, che sicuramente porterò e coltiverò negli anni. Nel mio futuro ideale vorrei continuare gli studi e, successivamente, diventare un imprenditore importante. So che è difficile ma, come mi racconta la mia stessa scrittura, Luca ha raggiunto i suoi obiettivi con la determinazione e, di conseguenza, io non sarò da meno. Se ho un obiettivo, è difficile che qualcuno mi distolga lo sguardo da lì. Penso sia un pregio e lo sfrutterò fino all’ultimo».
Lo spirito giusto, quello di Antonio Spada, per dimostrare il lato positivo dell’adolescente di oggi.