
Grande successo per la prima delle tre serate della messa in scena del dramma di Garcia Lorca. Si replica questa sera e domani
FASANO – «Il teatro ha bisogno dei personaggi che compaiono sulla scena per indossare un abito da poesia e allo stesso tempo mostrare le proprie ossa, il proprio sangue…».
Per mettere in pratica queste indelebili parole dello stesso Lorca, ci vuole incredibile passione e indiscutibile talento. Doti che Paolo Morga – regista e attore nato a Monopoli ma ormai fasanese d’adozione –, possiede e dimostra ogni volta che mette in scena uno spettacolo.
Non ha fatto eccezione quest’ultimo allestimento, La casa di Bernarda Alba, adattamento del celebre dramma di Garcia Lorca del 1936, andato in scena ieri sera (9 maggio) al Nuovo Teatro Sociale. Una produzione Allegra Brigata, in cui hanno brillato l’impeccabile scenografia, i bei costumi e il suggestivo gioco di luci.
Notevole l’intero cast, omogeno per recitazione e spessore: Angela Vitto (Bernarda Alba), Francesco Dibello (la Ponzia), Barbara Grilli (Maddalena), Eloisa Zippo (Martirio), Erica Lavermicocca (Adela), Monica Veneziani (Amelia), Ilia Corbascio (Angustias), Antonella Lotesoriere (la serva), Rosanna Pugliese (Maria Josefa), Lillino Marzano (Don Arturo), Viviana Pagliarulo (la figlia della Liberata) e Marina Meuli (la Liberata).
La casa di Bernarda Alba è una tagliente riflessione sui costumi spagnoli dell’epoca, una società rurale bigotta e tremendamente maschilista, dove emerge la tirannia morale e la repressione sessuale.
Bernarda, madre-matrigna obbliga le sue cinque figlie, tutte zitelle, a osservare otto anni di lutto (“non entrerà in questa casa il vento della via”) per la morte del loro padre, segregate tra le irrespirabili pareti di casa, in cui aleggia come un’ombra portatrice di sventura, il fato.
Fino a quando compare Pepe il Romano (che in realtà non vedremo mai sul palco), avido opportunista, che vorrebbe convolare a nozze con la maggiore delle figlie, l’unica a possedere una dote cospicua. Così l’equilibrio di quel mondo femminile fatto di dolorose rinunce e desideri sotto pelle, si spezza e la tragedia prende il sopravvento.
Non perdetevi questo piccolo gioiello targato Allegra Brigata. Si replica questa sera e domani.
Fotoservizio: Mario De Santis







