
Presentata ieri la pellicola che vede protagonista la nostra concittadina Rosa Palasciano. In programmazione al Cinema Teatro Kennedy fino al 28 febbraio
FASANO – Ci sono molti motivi per non perdere il film Giulia. Una selvaggia voglia di libertà di Ciro De Caro. Intanto – e con una punta di sano campanilismo – perché la protagonista, nonché co-sceneggiatrice, è la nostra concittadina Rosa Palasciano. Poi perché Rosa è di una bravura strabiliante, al servizio di un film ben fatto e riuscito.
La pellicola – che sta ricevendo ottimi riscontri dalla critica – è stata presentata ieri sera (24 febbraio) presso il Museo Laboratorio di Arte Contadina di Pezze di Greco. Ospite dell’incontro moderato da Antonella Colucci, la stessa attrice in collegamento on line. Presente per i saluti istituzionali della nostra Amministrazione, l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli. A seguire la prima proiezione del film presso il Cinema Teatro Kennedy, che lo terrà in programmazione fino al 28 febbraio. Motivo per cui correre al cinema, che fa sempre bene.
La storia è ambientata a Roma durante uno scorcio d’estate, torrido e insopportabile. Qui Rosa, costretta a lasciare l’appartamento in cui conviveva col suo ex, si trova fortuitamente a chiedere ospitalità a Sergio, uno spiantato che ha conosciuto in uno squallido centro per anziani (e tra questi la sempre elegante Lucia Batassa), e che divide il suo appartamento con il padrone di casa Ciavoni. La macchina da presa li seguirà nella loro quotidianità fatta di piccole cose e di incontri, anonima umanità che vive in un precariato dell’animo ancor prima che economico. Alla ricerca di un posto o di se stessi con un dubbio – spada di Damocle per tutti noi, almeno una volta nella vita – affidato al pensiero della protagonista: «forse sono io che non so stare al mondo». Finale, che non sveliamo, apertissimo. Vi diciamo solo che c’è l’acqua, elemento magico di accoglienza e rinascita.
Dal vago sapore di certa cinematografia francese – in particolare tutta la prima parte di Racconto d’inverno, film del maestro della Nouvelle Vague (che viene citata in una sequenza, ca va sans dire), Erìc Rohmer – il film scivola nella sua apparente leggerezza grazie all’interpretazione naturale e senza fronzoli dell’intero cast. E in particolar modo di Rosa Palasciano, impeccabile nel dipingere le varie sfumature caratteriali della protagonista. Chi di noi non ha vissuto o non vive conflitti interiori, chi non ha mai provato sentimenti contrastanti, gioie e angosce allo stesso tempo che sono frutto di una instabilità che è parte integrante dell’essere umano. Giulia è così, si odia e si ama. Non giudicatela. Chi è senza disequilibrio scagli la prima pietra.

