I ragazzi del gruppo diretto da Teresa Cecere hanno chiuso l’anno accademico con il celebre musical
FASANO – “Stasera c’è Footloose, footloose/ Finché non ne puoi più” recita il famoso ritornello della canzone “Footloose”, colonna sonora del film omonimo del 1984, poi diventato un musical, con un remake al cinema del 2011.
Ed in effetti è stata proprio la libertà, totalmente indipendente da legami (questo il significato del termine “footloose”), la parola d’ordine dello spettacolo di ieri sera (27 luglio). L’evento, andato in scena nel teatro dell’Oratorio del Fanciullo, ha visto la partecipazione dei ragazzi del Musical College diretto da Teresa Cecere, con le coreografie di Nunzia Abbracciavento e la direzione musicale di Miriam Neglia.
Cori, balli scatenati e nuovi amori hanno animato la triste vita di Bomont, un piccolo paese del midwest americano, dove la vita trascorre nella stessa maniera ogni giorno, fra un tiro a bowling e un sermone del reverendo Moore (Felice Leo).
A riportare l’energia nella triste Bomont sarà il ribelle Ren McCormack (Gianleo Schiavone), ragazzo di Chicago, che si trasferisce qui con sua madre Etel (Chiara Brunetti). Il paese ormai da cinque anni ha bandito, su pressione del reverendo, la musica e tutto quanto ci sia di “peccaminoso”.
Per Ren diventa difficile abituarsi a quella vita, ma farà presto amicizia col giovane Willard (Domingo Sibilio) e Ariel (Ilenia Sibilio), figlia del reverendo.
Tra lotte con Chuck (Stefano D’Amico), fidanzato di Ariel, e tentativi di ribaltare la “sentenza anti-ballo”, Ren diventerà il faro di una comunità la cui voglia di essere libera è stata a lungo sopita, e sarà proprio l’essere ribelle a scatenare l’amore di Ariel per Ren.
Alla fine, con un sermone inaspettato, sarà il reverendo stesso a cedere e ad aprire il suo cuore, concedendo il ballo di fine anno all’ultima classe del liceo, che si scatena così in un ballo “finché non ce la fa più”.
Un’ambientazione che ci riporta negli anni ‘80, con le canzoni del Musical che il cast corale ha saputo ben interpretare: “Footloose”, “Somebody’s Eyes”, “I need a hero”, “I’m free”, “Fake ID”, “Let’s hear for a boy” e “Almost Paradise”.
Insomma, una serata all’insegna della spensieratezza, e ora non ci resta che attendere i nuovi progetti che Teresa Cecere e i suoi ragazzi hanno in serbo per tutti noi!
Fotoservizio di Francesco Schiavone.