Ieri a “LibriAmo…tra gli ulivi” il nuovo appuntamento che ha regalato a tutti un’intervista “impossibile” alla diva americana mai dimenticata
FASANO – Si è tenuto ieri sera (16 luglio), a Masseria San Giovanni, l’ormai consueto appuntamento con “LibriAmo…tra gli ulivi!”, la rassegna letteraria nata dall’idea dell’imprenditrice Laura De Mola e organizzata dal Mondadori Point di Fasano.
Protagoniste della serata due donne, Bruna Magi, critica letteraria e cinematografica per il giornale “Libero”, autrice di “Marilyn, l’intervista impossibile” (Bietti editore) ed Enrica Bonaccorti, nota conduttrice televisiva e radiofonica, che ha dialogato con l’autrice.
“Un lavoro delicato e profondo, ma in punta di penna Bruna ce ne ha dette tante” racconta Enrica.
E allora come si può immaginare la vita della bella e maledetta diva di Hollywood? La Magi – a sessant’anni dalla sua comparsa – ce la presenta in videochiamata dal “limbo”, in un’intervista raffinata, mai disinvolta, tesa a indagare tutti gli aspetti della breve vita di Marilyn Monroe (al secolo Norma Jeane Mortenson Baker), quella che la scrittrice definisce “la star delle star”, segnata da un’infanzia tremendamente violenta e dalla continua aspirazione a un amore mai trovato fino in fondo.
Marilyn è diversa dalle donne dell’epoca, ma anche dalle influencer attuali, nelle quali non potrebbe mai immedesimarsi perché perderebbe l’aura di mistero, quella che ne ha fatto l’oggetto del divismo tanto amato nel corso dei decenni. Un ambiente non facile quello in cui vive, “sporco” come lo definisce la Bonaccorti, ma un ambiente nel quale ha sempre cercato di farsi strada, pur pagando prezzi elevati per la sua ostentazione, la sua sincerità.
“Probabilmente lei ora non esisterebbe in quanto figlia del suo tempo” osserva la Magi. Fra amori spesso considerati scabrosi, dalle relazioni saffiche ai rapporti con i Kennedy, al mondo dei barbiturici, afflitta dalle gelosie del marito DiMaggio ed estasiata dalle forti manifestazioni d’affetto pubbliche, non senza tentazioni verso il potere, vien fuori l’intervista che forse la Fallaci si pente di non aver mai potuto ottenere, e che la Magi ha saputo ricostruire con un lavoro certosino di ricerca.
“Ognuno è solo, al centro del set, trafitto dal raggio di un riflettore. Ed è subito stop”. Si potrebbe riassumere con una poesia di Quasimodo, riadattata dalla Bonaccorti, l’intensa e breve vita della Blonde Girl, ma resta ancora oggi il fascino di una donna, di un sorriso, che difficilmente verranno dimenticati.
A fine serata Enrica Bonaccorti ha presentato inoltre il suo ultimo romanzo, secondo di un ciclo, dal titolo “Condominio, addio!” (Baldini+Castoldi editore), che racconta di un giovane rampollo, Cico e di Ada, la sua amica tartaruga, unico essere vivente che lo sopporta. Cico è infatti un misantropo, così elegante nei modi da risultare gentile, senza però far notare che in realtà odia un po’ tutti, ma saranno proprio gli altri a fargli vivere le più improbabili avventure.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.