Ieri il primo spettacolo in concorso al Teatro Sociale per il XV Festival organizzato del GAT Peppino Mancini
FASANO – Sono quindici le candeline spente per “Di Scena a Fasano”, il Festival di teatro organizzata ogni anno dal GAT Peppino Mancini, un’intuizione che dopo quindici anni si dimostra sempre vincente.
Ieri sera (19 ottobre) è andato in scena il primo spettacolo in concorso, “Maladie d’amour”, opera del Teatro Armathan di Verona.
Al centro dello spettacolo, scritto, diretto e interpretato da Franca Guerra, Adriana Giacomino e Marco Cantieri l’amore fra Marcel e Pauline, due giovani protagonisti le cui vite, emotivamente semplici, sembrano teneramente intrecciate dal primo incontro in un bistrot.
In campo non la loro voce – durante l’intera pièce non viene pronunciata una singola battuta – né il loro sguardo – coperto da buffe maschere monoespressive – ma solo la loro gestualità.
Gesti e movimenti che lasciano trasparire la storia di una vita vissuta insieme, sotto il cielo di una città che rievoca atmosfere parigine, dal primo incontro alla sonata di un violino, fino all’arrivo del regalo più grande, una figlia, e il coronamento del sogno di una vecchiaia trascorsa l’uno accanto all’altro.
Lo spettacolo non è di immediato impatto, la mancanza di battute e sguardi concentra il pubblico del Sociale sulla gestualità, che infine viene apprezzata, forse perché lo spettatore è libero di immaginare che dietro quelle maschere ci siamo un po’ tutti noi con le nostre storie?
Il prossimo appuntamento, secondo in concorso, sarà “Bianca B.”, con la regia di Claudio Pesaresi, che andrà in scena domenica 27 ottobre alle ore 19:00.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.