In scena ieri il primo appuntamento in concorso della XIV edizione del Festival organizzato dal GAT Peppino Mancini
FASANO – Cosa accade se la realtà diventa una farsa? Una risposta ironica ha provato a darla “Che disastro di spettacolo”, lo spettacolo della C.T.L. Lab di Latina, andato in scena ieri (22 ottobre) al Teatro Sociale, nell’ambito della XIV edizione del Festival “Di Scena a Fasano”.
Il primo evento in concorso, ricalcando la trama di “Rumori fuori scena“, commedia del 1977 di Michael Frayn, porta in scena anzi, “fuori” dalla scena, il puro metateatro, l’atto che diventa realtà. Protagonisti dei due atti i teatranti di una compagnia, presi dall’ansia del momento a poche ore dal debutto dello spettacolo.
Le prove, come anticipa il titolo, sembrano partir bene, ma si rivelano un completo disastro: tra problemi tecnici e dimenticanze da copione, ciò che sembra l’incipit di una “prima” coi fiocchi diventa occasioni di scherno e tensione fra gli attori della compagnia. A far da sfondo alla vicenda una scenografia dal sapor fumettistico, forse a voler esprimere un legame fra gli “macchiette”, ognuno col proprio difetto.
Fra nuovi legami che nascono, con il regista Marco Lungo che si rivela un adorabile bugiardo, improvvisi colpi di scena e l’ingresso di fantasmi dal recente passato, lo spettatore perde ogni riferimento, assistendo a qualcosa che non aveva affatto in programma.
Gli attori, scadendo nella farsa grottesca, riescono a dar vita a uno “spettacolo” forse migliore di quello che avevano in realtà programmato, superando decisamente le aspettative di un inizio lento. Due ore leggere, in cui il pubblico presente ha potuto godere di situazioni che si ripropongono nel quotidiano, dove le persone gettano la maschera per rivelarsi quanto ancora triviali e caotici siano i meccanismi umani.
E per questi, non c’è copione che tenga.
Il prossimo appuntamento, secondo in concorso, sarà “Ferdinando”, con la regia di Annibale Rucello, che andrà in scena sabato 28 ottobre alle ore 21:00.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.