
Al Teatro Sociale un nuovo, emozionante concerto per la rassegna organizzata dall’Accademia dei Cameristi e la nostra Amministrazione
FASANO – Un concerto denso di emozioni, come solo la Musica può regalare, quello andato in scena ieri sera (17 gennaio) al Teatro Sociale nell’ambito della Stagione di Musica da Camera, giunta alla sua tredicesima edizione. La rassegna è ormai il fiore all’occhiello dell’Amministrazione comunale fasanese che si avvale come sempre della imprescindibile collaborazione dell’Accademia dei Cameristi presieduta da Mariarita Alfino.
Un concerto emozionante dunque, ricco di sfumature e trascinante, grazie anche all’esecuzione impeccabile del trio di giovani musicisti – ma è sufficiente dare un’occhiata ai loro curricola per restare senza parole – salito sul palco: Christian Sebastianutto al violino, Dylan Baraldi al violoncello e Flavia Salemme al pianoforte. Semplicemente splendidi.
Due le esecuzioni proposte nella prima parte di programma. In apertura, il duo Sebastianutto-Baraldi ha esguito la Sonata in sol minore op.22 per violino e pianoforte, scritta dal campano Giovanni Martucci nel 1874 a soli diciotto anni. Tre i movimenti dell’opera: allegro appassionato, andante con moto e allegro molto e risoluto.

A seguire, il duo Baraldi-Salemme ha eseguito l’affascinante Sonata in re maggiore op. 38, opera composta nel 1888 da un ventiduenne Francesco Cilea, che sarebbe diventato celebre come operista. Tre i movimenti per tre differenti sensazioni: un’esuberante Allegro moderato, un raffinato e introspettivo Alla romanza nella parte centrale dell’opera, un solare Allegro animato in chiusura.

Nella seconda parte di programma i tre musicisti hanno eseguito il Trio op 22, composizione del polacco Wladysław Żeleński del 1874. Un’opera dal sapore squisitamente romantico, composta di tre movimenti – insolitamente sottotitolati con i versi tratti dalla poesia Canzone della campana di Schiller –: l’accattivante Allegro (Io chiamo i vivi); il malinconico Andante sostenuto (Piango i morti) e il gioioso Allegro deciso (Sconfiggo il tuono) finale. Un capolavoro.
Come bis il trio ha eseguito il dolcissimo brano dal titolo Aria, composto da Eliodoro Sollima, padre del notissimo Giovanni, il cui catalogo è stato curato proprio da Flavia Salemme.
Prossimo appuntamento: martedì 7 febbraio con un altro trio, composto da Francesca Bonaita al violino, Margherita Succio al violoncello ed Emanuele Torquati al pianoforte.

