
Teatro Sociale affollato per il quinto appuntamento in cartellone nella rassegna organizzata dal locale Mondadori di Laura De Mola
FASANO – Erano le 21 del 6 ottobre 1924 quando la voce della violinista Ines Viviani Donarelli annunciò la messa in onda di un concerto di musica classica.
Era nata così la radio, il cui costo – proibitivo per molti – era di circa 3.500 lire, equivalente allo stipendio medio di un italiano.
A celebrare l’invenzione che ha donato un secolo di musica e cultura, c’ha pensato Savino Zaba con il suo libro “Cent’anni di compagnia” (Rai Libri).
Il noto conduttore di Rai Radio 1 è stato l’ospite ieri (14 dicembre) del quinto appuntamento della rassegna “LibriAmo…tra le masserie”, organizzata dal locale Mondadori Point di Laura De Mola.
A dialogare con lui, davanti a un affollato Teatro Sociale, il professore più amato d’Italia, Vincenzo Schettini.
«Se sono qui, lo devo a Marconi e alla sua invenzione. Di questi 100 anni ne ho condivisi ben 37!», ha dichiarato Zaba a inizio serata.
Un amore incredibile per la radio, la sua, iniziata in casa con le prime registrazioni di “interviste matte” fatte ai suoi familiari.
Poi a 15 anni il primo provino per Radio Arcadia – erano gli anni ’70, l’epoca delle radio private – ottenuto in maniera rocambolesca, rispondendo a un quiz musicale di una trasmissione.
Incalzato dalle suggestioni – immancabili quelle di fisica – di Schettini, Saba ha raccontato come la radio si è evoluta, soprattutto nella conduzione.
Da “Chiamate Roma 3131” che per prima diede voce agli ascoltatori, alle trasmissioni innovative del duo Arbore-Boncompagni con Bandiera gialla e Alto Gradimento.
Il conduttore pugliese ha così regalato aneddoti su Arbore, definito «il genio, l’inventore della radio», che ha anche curato la prefazione del libro.
Spazio anche alla riflessione, con il pericolo della I.A (che andrebbe regolamentata): in Polonia è nata la prima radio condotta interamente da speaker-robot.
«Per fortuna il progetto si è fermato lì, con un insuccesso, perché è mancata la vera magia della radio: l’immaginazione» ha dichiarato Saba.
La radio è infatti cuore, improvvisazione, errore.
In chiusura, i saluti e gli auguri natalizi della padrona di casa, Laura De Mola, che ha dato così appuntamento al prossimo 11 gennaio con Alberto Matano.
Quindi, prima del firmacopie, il pubblico ha potuto vedere il videoclip della canzone Cento suonati, scritta e cantata dallo stesso Saba, il cui QR Code è contenuto nel libro.
Fotoservizio di Francesco Schiavone.




















