Gradito ritorno della compagnia creata da Cristina Ledri e Cristiano Fagioli con lo spettacolo “Boomerang – gli illusionisti della Danza”
FASANO – La sabbia nella clessidra sta terminando, l’orologio del tempo sta battendo i suoi ultimi rintocchi. Chiamatela Natura o Madre Terra, quel che è certo è che sta chiedendo aiuto e dobbiamo fare in fretta. Messaggio ad alto tasso ecologico quello lanciato ieri sera (16 novembre) dal palco del Teatro Kennedy dalla RBR Dance Company Illusionstheatre. La compagnia – formata da sette splendidi danzatori – creata da Cristina Ledri e Cristiano Fagioli è stata protagonista del secondo appuntamento della Stagione Concertistica di Fasanomusica con lo spettacolo “Boomerang – gli illusionisti della Danza”, diretto dallo stesso Fagioli, che ha anche firmato le coreografie sulle bellissime musiche di Diego Todesco.
Uno spettacolo visionario, psichedelico e tecnologico. Ipnotico nella sua costruzione e denso di messaggi che avvolgono lo spettatore in una coltre di mistero e fascino. E cosa c’è di più affascinante e misterioso delle origini della vita? Ce lo spiegano una serie di quadri: dal brodo primordiale alla nascita dell’uomo, per poi proseguire con la sua evoluzione. Ed ecco che lo scandire del tempo diventa frenesia, con la caotica realtà degli agglomerati urbani che finiscono per spersonalizzare gli uomini e renderli simili ad automi, prigionieri nelle gabbie create da loro stessi, fino all’arrivo della tecnologia, dei telefoni che quella spersonalizzazione la dilatano all’infinito. Salvo rendersi conto, per una frazione di secondo, che oltre la rete esiste anche l’altro.
La chiusura è una sorta di quadratura del cerchio: il ritorno all’acqua, lì dove la vita è cominciata. La storia adesso è però un’altra: gli abissi sono sommersi di plastica, e le strane creature che ci vivono devono lentamente soccombere: la loro realtà coloratissima è destinata a essere divorata dalle tenebre dell’inquinamento. E qui si rivela la tragica attualità del messaggio ecologico finale («io sono pronta ad evolvermi, e voi?»), proprio a pochi giorni da un summit mondiale che ha lasciato più perplessità che risposte. Con una sola drammatica consapevolezza, che ci deriva dal terzo principio della dinamica: ogni azione ne genera sempre un’altra e la conseguenza, specie se deleteria, può tornare indietro. Proprio come un boomerang.
Fotoservizio di Mario Rosato