Presentato ieri il libro, edito UTET, della giornalista e scrittrice molisana
FASANO – “Prendersi cura delle piccole cose” è la base per comprendere la nostra esistenza. Ne è convinta Valentina Farinaccio, giornalista e scrittrice, già autrice de “La strada del ritorno è sempre più corta”, edito Mondadori e già presentato a Fasano due anni fa, giunta ormai al suo terzo romanzo intitolato “Quel giorno. Racconti dell’attimo che ha cambiato tutto”, edito UTET.
La presentazione del libro, curata dal Presidio del Libro di Fasano, è avvenuta ieri (giovedì 26 settembre) presso l’Arco del Balì ed è stata l’evento inaugurale della Mostra Fotografica “Tu chiamale se vuoi…emozioni” organizzata dall’Associazione Culturale “Calliope”.
«Questo libro ci richiede di essere noi stessi con tutti i limiti e le imperfezioni» ha esordito Mariateresa Maggi, presidente dell’Associazione Calliope che ha dialogato con l’autrice. Ad allietare la serata durante e in seguito alla presentazione la Calliope Live Band.
Il libro si compone di 17 storie – più una finale – in cui si raccontano i momenti esatti in cui la vita di molti personaggi storici è cambiata. «E la cosa bella è che quei momenti sono momenti banali, spesso irrilevanti. Tuttavia, questi momenti in seguito si rivelano straordinari perché capaci di modificare il corso degli eventi» ha affermato la Farinaccio.
L’autrice parte subito dall’illustrare il suo percorso di svolta cominciato cinque anni fa col cammino di Santiago. Il cammino le ha dato occasione di capire che la vera felicità non è stare al passo degli altri, ma camminare rispettando i propri tempi. Ed è proprio lì che Valentina ha incrociato in incontri fortuiti persone rimaste nella sua vita per sempre.
E sono momenti e meccanismi che ogni persona condivide, nonostante le differenze sociali, come fa notare l’autrice. Steve Jobs fu ad esempio adottato da una famiglia di persone non laureate, sebbene la madre naturale avesse desiderato un esito opposto. Eppure sono stati proprio quei genitori non laureati a garantire l’istruzione a Jobs, probabilmente è stata quella possibilità a rendere Jobs la persona che oggi ricordiamo.
Ma l’autrice non si è fermata qui ed ha descritto l’incontro – avvenuto con una semplice stretta di mano ad una festa – fra Paul McCartney e John Lennon, provenienti entrambi da situazioni difficili sul piano personale.
«E se Peppino Impastato non avesse mai fondato Radio Aut probabilmente le cose sarebbero finite diversamente» afferma la Farinaccio, che si interroga sul modo in cui piccoli eventi possano modificare il corso della storia.
Ed è in questi eventi che ci possiamo ritrovare maggiormente, questi attimi che si assomigliano in tutti, dalle sofferenze ai momenti felici. Forse è vero che tutte le vite sono legate da un filo sottile che le unisce.