Il gruppo genovese si è esibito in Piazza Ciaia in un nuovo appuntamento Plastic Free inserito nel cartellone di “Costa dei Trulli”
FASANO – Nuovo appuntamento del festival “Costa dei Trulli” a Fasano con la tappa del tour estivo degli Ex-Otago “La Notte Chiama“. Ieri sera durante il concerto in Piazza Ciaia, grazie al supporto del Bar Bella Napoli e Faso Cafè entrambi promotori e partner del progetto “Fasano Plastic Free“, la plastica di contenitori per bibite e vivande è stata sostituita da materiali biodegradabili e compostabili.
Il gruppo genovese, composto da Maurizio Carucci, Simone Bertuccini, Francesco Bacci, Olmo Martellacci e Rachid Bouchabla, dopo la l’avventura a Sanremo è in giro col nuovo tour portando sul palco i successi tratti in gran parte dagli album “Marassi” (2016) e “Corochinato“, quest’ultimo uscito lo scorso febbraio. E i titoli scelti per gli album sono entrambi dedicati a Genova, una terra che per gli Ex-Otago è eredità e punto di partenza.
Marassi infatti è un quartiere di Genova con le strade che portano al mare, è la sua parte post-moderna che conserva una universalità tale da permettere a chi ascolta di rivedersi in quei “cinghiali incazzati” che forse il coraggio (e ce ne vuole molto) lo prendono “sotto il cielo di Camogli”. L’indice pop degli Otaghi è un manifesto di appartenenza a un territorio e a un approccio alla vita che rinuncia alla fanfara, per fare molto di più: raccontare chi siamo senza esasperazioni, prendendosi pure il rischio di parlare d’amore, perché non esistono cose già dette, ma sempre nuove occasioni per apprezzare gli altri, quello che si fa e la natura.
Dopo il brano “Mare” (tratto da Marassi) che ha aperto il concerto, si passa poi a “Bambini” da Corochinato, album che porta il nome di un vino tipico genovese aromatizzato alle erbe che viene servito come aperitivo, dopo una giornata di lavoro. È poi la volta delle tracce, tra le altre, “Quando sono con te”, “Gli Occhi della Luna”, “Stai tranquillo” cantata a da Maurizio Carucci tra il pubblico, “Ci vuole molto coraggio” e l’interpretazione di “Amore che vieni, Amore che vai” di Fabrizio De André realizzata qualche mese fa per il progetto “Faber Nostrum”.
In “La notte chiama” invece, su tappeti di ritmi caraibici e synth, si sentono emozioni che fanno pensare a tutte le estati che sono state e che verranno.
Gli Otaghi scriveranno anche cose semplici, ma forse è proprio questo il posto giusto dove poter dire ciò che conta per davvero in un clima electropop trascinante. Indovinata la scelta dei video e delle grafiche che accompagnavano le canzoni, a cui si è aggiunta una coreografia – tormentone messa a punto dal gruppo.
Gli Ex-Otago si esibiscono con la loro caparbia e personalissima visione della vita, dimostrando che si possono dire storie già cantate e mostrarsi sempre nuovi.
Fotoservizio: Francesco Schiavone