Operazione della Capitaneria di Porto di Brindisi
TORRE CANNE – I militari della Sezione di Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Brindisi, impegnati contro la pesca di frodo, hanno effettuato quest’oggi un’operazione nel porticciolo di Torre Canne, in seguito a varie segnalazioni relative a pesca indiscriminata di Oloturie (Holothuroidea), meglio conosciute come “cetrioli di mare”.
L’operazione ha portato al sequestro di circa due quintali di Oluturie (Holothuroidea), specie ittica la cui pesca è stata vietata con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Alla fine delle operazioni, le oloturie, poiché ancora allo stato vitale, sono state rigettate in mare e, pertanto, restituite al loro habitat naturale.
Il motivo del divieto è legato, in particolare, al positivo ruolo delle oloturie nella produttività dell’ecosistema marino e delle altre risorse biologiche del mare, in ragione della forte interdipendenza esistente tra gli organismi marini e del ruolo svolto da ciascuno di essi. La pesca indiscriminata della oloturia, infatti, potrebbe causare gravi e irreparabili danni all’ecosistema marino, nonché una conseguente diminuzione della biodiversità ed alterazione degli equilibri ecologici.
Il recente fenomeno della massiccia cattura di oloturie è legato all’elevata richiesta da parte dei mercati asiatici, nei quali questa specie è utilizzata per finalità cosmetiche oltre che alimentari.