Indagini in corso a cura della Digos di Brindisi
FASANO – Sono sei i tifosi, tra cui cinque fasanesi, denunciati alla autorità giudiziaria, in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di invasione di terreno di gioco e utilizzo di oggetti atti ad offendere.
A seguito dei tafferugli verificatisi al termine dell’incontro di calcio svoltosi domenica scorsa tra Fasano e Nardò, presso lo stadio “Vito Curlo” di Fasano, e dell’accensione nel corso della gara di alcuni fumogeni e lo scoppio di petardi, la Digos della Questura di Brindisi ha avviato immediatamente le indagini che hanno portato ad identificare i primi 6 tifosi, di cui 5 fasanesi.
In particolare, grazie all’attenta analisi delle riprese effettuate dalla Polizia Scientifica della Questura di Brindisi e dai militari della Compagnia Carabinieri di Fasano, sono state ricostruite le principali condotte delittuose e sono stati individuati i primi tifosi – la cui età è compresa tra i 20 e i 40 anni – ritenuti responsabili di invasione di terreno di gioco e utilizzo di oggetti atti ad offendere.
In conseguenza dei reati contestate e delle condotte pericolose tenute dai tifosi di entrambe le squadre, al termine di approfondita istruttoria svolta da personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Brindisi, il Questore Annino Gargano, ha emesso, in via d’urgenza, i provvedimenti cautelari del divieto di accesso nei luoghi ove si svolgono le manifestazioni sportive (DASPO) con differenti durate, alcuni dei quali anche con obbligo di firma.
Due dei soggetti destinatari del Daspo, in passato erano stati gravati da analogo provvedimento scaduto qualche mese fa, sempre per aver evidenziato profili di pericolosità durante lo svolgimento di competizioni sportive.
Prosegue, incessante, l’attività di indagine tesa alla identificazione degli altri tifosi che si sono evidenziati per le condotte violente.