
Il Gip si è riservato di decidere sulla richiesta avanzata dal Pm
BRINDISI – È da poco terminata l’udienza innanzi al Gip del Tribunale di Brindisi Wilma Gilli per decidere sulla richiesta di archiviazione avanzata il 2 agosto scorso dal sostituto Procuratore di Brindisi Giovanni Marino in merito alla indagine, condotta unitamente al sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, a carico del imprenditore fasanese 40enne Riccardo Argento (difeso dall’avvocato Marcello Zizzi), indagato per la morte della giornalista 41enne Patrizia Nettis, ex responsabile della comunicazione istituzionale del Comune di Fasano, trovata priva di vita nella sua abitazione in via Madonna dell’arco, nel centro storico fasanese, il 29 giugno del 2023.
Il Gip, al termine della camera di consiglio durata due ore, si è riservata di decidere sulla richiesta del Pm di archiviare l’indagine.
L’imprenditore è indagato per il reato di atti persecutori e istigazione al suicidio.
La famiglia della giornalista non ha mai creduto alla ipotesi del suicidio, formulata dagli investigatori, ed ha chiesto più volte alla Procura di Brindisi di eseguire la autopsia. Richiesta che non è stata mai accolta. Anzi, per tre volte rigettata. Ed aveva anche presentato, per il tramite del proprio legale l’avvocato Giuseppe Castellaneta, opposizione alla richiesta di archiviazione, supportando quest’ultima richiesta da una relazione medico-legale redatta dal dottor Pasquale Bacco che farebbe emergere, a detta dello stesso legale, una lunga serie di incongruenze relative sia al momento del ritrovamento del corpo della giornalista, sia alle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza, sia ad alcune dichiarazioni rilasciate da alcune persone sentite dagli investigatori. La famiglia Nettis continua a ritenere che sia indispensabile che venga disposta l’autopsia.