
La difesa dell’indagato confida in una celere conclusione della vicenda giudiziaria
FASANO – E’ di poco fa una nota stampa diffusa dall’avvocato Marcello Zizzi, subito dopo l’udienza svoltasi oggi (11 febbraio) innanzi al Gip del Tribunale di Brindisi Wilma Gilli per decidere sulla richiesta di archiviazione avanzata dal sostituto Procuratore di Brindisi Giovanni Marino in merito alla indagine, condotta unitamente al sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, a carico del imprenditore fasanese 40enne Riccardo Argento (difeso proprio dall’avvocato Marcello Zizzi) unico indagato per la morte della giornalista 41enne Patrizia Nettis, ex responsabile della comunicazione istituzionale del Comune di Fasano, trovata priva di vita nella sua abitazione, nel centro storico fasanese, il 29 giugno del 2023. Come già anticipato da Gofasano il Gip, al termine della camera di consiglio durata due ore, si è riservata di decidere sulla richiesta del Pm di archiviare l’indagine.
“In data odierna 11.02.2025 dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari, Dott.ssa Vilma Gilli – si legge nella nota dell’avv. Zizzi -, si è svolta l’udienza in camera di consiglio relativamente alla richiesta di archiviazione formulata dal Pubblico Ministero, Dott. Giovanni Marino, nei confronti del sig. Argento Riccardo, indagato per i reati di cui agli art. 580 c.p. e 612 bis c.p., avente ad oggetto la morte della sig.ra Patrizia Nettis.
Il Pubblico Ministero ha ripercorso molti passaggi della sua meticolosa richiesta di archiviazione di ben 69 pagine, sostenendo che è stata svolta numerosa ed esaustiva attività investigativa (ben due faldoni di atti di indagine) e che quest’ultima consentiva di sostenere senza dubbi l’ipotesi suicidiaria della sig.ra Nettis. Concludeva – prosegue la nota – chiedendo l’inammissibilità dell’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dall’Avv. Giuseppe Castellaneta, difensore dei prossimi congiunti della vittima, e l’accoglimento della propria richiesta di archiviazione, non essendovi elementi a fondamento delle suddette ipotesi delittuose a carico dell’indagato.
Il difensore dei prossimi congiunti della persona offesa, Avv. Giuseppe Castellaneta, ha illustrato le ragioni esposte nel proprio atto di opposizione alla richiesta di archiviazione, generando dubbi e sospetti sull’ipotesi suicidiaria e sulla ricostruzione effettuata dalla pubblica accusa, insistendo sulla necessità che fossero svolte ulteriori indagini per meglio chiarire la dinamica del decesso della Nettis.
Il difensore del sig. Argento Riccardo, Avv. Marcello Zizzi – si legge in conclusione alla nota -, riportandosi al contenuto della propria memoria difensiva, ha fatto presente che assolutamente non pertinenti e non rilevanti sono le richieste di attività investigativa riguardante altre ipotesi di reato e altri soggetti atteso che il thema decidendum è circoscritto alle sole ipotesi delittuose di cui agli artt. 580 c.p. e 612 bis c.p. contestate al sig. Argento Riccardo e non ad altro.
Ha concluso chiedendo l’inammissibilità dell’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione e l’archiviazione del procedimento penale a carico del suo assistito.
Il G.I.P. si è riservato di decidere.
La difesa dell’indagato confida in una celere conclusione della presente vicenda giudiziaria che, da oltre un anno e mezzo, vede coinvolto un giovane istruttore di nuoto, di famiglia per bene, conosciuto per la sua onestà ed assolutamente innocente”.