Lo ha stabilito il Tribunale Militare di Napoli
FASANO – Il Gup presso il Tribunale militare di Napoli ha emesso ieri la sentenza nei confronti dell’appuntato della Guardia di Finanza in servizio a Monopoli Pietro Conversano, fasanese di 51 anni, del quale non si hanno notizie dall’alba di mercoledì 13 febbraio 2019, che era accusato di diserzione in quanto non si era presentato in servizio facendo perdere da allora le proprie tracce.
Il Gup ha emesso sentenza di non doversi procedere nei confronti di Conversano, accogliendo la tesi dell’avvocato Antonio La Scala, difensore di fiducia del militare e legale della associazione “Penelope”.
Il militare fasanese – che nel frattempo era stato licenziato per giusta causa dalla Guardia di Finanza – è stato prosciolto dalle accuse di diserzione sulla base della recente norma del codice di procedura penale, art. 420 quater, introdotto dalla riforma Cartabia, che prevede che nessuno può essere giudicato se non si dimostra che lo stesso fosse a conoscenza di un procedimento penale a suo carico.
Conversano, alle 4 del mattino del 13 febbraio 2019, dopo aver parcheggiato la sua auto nei pressi della caserma della Guardia di Finanza a Monopoli, aveva fatto perdere le sue tracce.
In base a quanto accertato il sottufficiale delle Fiamme Gialle (che aveva portato con sé la pistola di ordinanza) raggiunse la stazione ferroviaria di Monopoli, dove salì su un treno facendo perdere le sue tracce.
Da allora tutte le ricerche sono rimaste senza esito, come anche gli appelli lanciati dei familiari.