Appuntamento per questa sera, alle 20.30, al pub Ciporti
C’è solo una cosa da fare: reagire. Non serve altro. Non serve compatire, scoraggiarsi e darsi per vinti. Bisogna reagire. Quello che è accaduto questa notte al pub Ciporti, ai fratelli Baccaro ed a tutto lo staff, è accaduto anche ai cittadini fasanesi. Quelle fiamme, quella distruzione, quelle macerie, sono uno sfregio a tutta Fasano. A tutti noi, nessuno escluso. Siamo tutti vittime e tutti responsabili.
E allora c’è solo una cosa da fare: dimostrare che siamo diversi. Dimostrare che non lasceremo la nostra città nelle mani di balordi e delinquenti senza alcun ritegno. È nelle piazze del nostro paese che bisogna scendere, nel centro storico, sotto i nostri Portici, lì dove amiamo rilassarci e trascorrere alcuni momenti felici. Non facciamoci togliere il sonno, la felicità, la tranquillità. Fasano ci appartiene, riprendiamocela. Ogni chianca di queste strade, ogni angolo di questo paese, ogni attività commerciale del nostro territorio appartiene a noi.
Quello che hanno fatto a Giorgio e Francesco, lo hanno fatto a noi. Non possiamo continuare a fare finta di nulla. Non possiamo davvero credere che passata la notte, passi anche la paura. Sosteniamoli, perché così facendo daremo speranza al futuro di tutti.
Non arrendiamoci. Scendiamo in piazza, riempiamo il centro storico, i nostri Portici. Facciamoci sentire. Siamo diversi, siamo persone perbene. È bene che i delinquenti lo sappiano.
“Adesso basta” è anche l’appello lanciato dal sindaco Zaccaria, pochi minuti fa.
“Come primo rappresentante delle Istituzioni nel Comune – scrive Zaccaria – ritengo mio dovere guidare la risposta della nostra comunità a questo inaccettabile atto di violenza. Pertanto, questa sera incontriamoci tutti presso il Ciporti alle ore 20,30 e facciamo sentire la nostra vicinanza alla famiglia Baccaro: vicinanza a chi subisce la prepotenza dei violenti, protesta contro chi pretende di turbare impunemente la tranquillità dei nostri imprenditori e della nostra gente.
Con questa manifestazione, vogliamo anche chiedere allo Stato più uomini e più mezzi per combattere la violenza: non possiamo più pensare di dare ai cittadini la sicurezza e la serenità che giustamente ci chiedono, con la coperta corta che oggi noi amministratori sul campo ci troviamo a gestire. Ho già sentito telefonicamente il Prefetto, che mi ha assicurato la convocazione straordinaria del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza lunedì 9.
Date le circostanze, c’è però bisogno anche di un gesto concreto: propongo una raccolta di fondi, alla quale noi componenti l’Amministrazione comunale vogliamo partecipare come privati cittadini, che sostenga i gestori dell’attività colpita dai violenti; comunichiamo a breve modalità e responsabili della raccolta: stavolta il Ciporti lo riapre la Città.
Loro non vinceranno: tutti uniti e solidali noi siamo più forti.”