Operazione dei Carabinieri
FASANO – Sono finiti in manette i presunti autori di una estorsione ai danni di un noto imprenditore che da qualche anno opera nel Fasanese.
Questa mattina, in diverse località della provincia di Bari, il nucleo investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, con il supporto dei colleghi del Comando Provinciale di Bari, ha dato esecuzione ad una ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo di regione, applicativa di misure cautelari personali nei confronti di cinque indagati (tre finiti in carcere e due agli arresti domiciliari), tutti responsabili di estorsione ai danni un’impresa agricola avente sede a Fasano, riconducibile agli interessi economici di un noto imprenditore italo-svizzero, operante anche nel settore turistico- alberghiero pugliese.
Gli arrestati sono:Giandonato Sciacovelli, detto Gennaro, 48 anni di Bari, Michele Sciacovelli, detto Mirco, 27 anni di Bari, Giuseppe Dell’Aglio, 46 anni di Polignano a Mare, Laura Colapietro, 37 anni di Polignano a Mare, e Francesco Soloperto, 24 anni di Bari.
La complessa attività d’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari e condotta dal reparto operativo e dal nucleo investigativo dell’Arma di Bari, ha avuto inizio nel settembre dello scorso anno ed è terminata a dicembre 2019.
Tutto è partito da una denuncia per tentata estorsione ad opera di ignoti, presentata il 14 settembre 2019 dall’amministratore unico di una società agricola che ha sede a Fasano, il quale aveva denunciato di aver ricevuto una telefonata anonima da parte di uno sconosciuto, che lo aveva minacciato di distruggere con il fuoco gli ulivi dell’azienda e che avrebbero fatto del male ai suoi familiari se l’imprenditore a cui la stessa è riconducibile non avesse pagato la somma di 50 mila Euro. La medesima azienda alcuni giorni prima aveva subito l’incendio di tre alberi di ulivo secolari. A questa telefonata, si susseguivano altri contatti telefonici di analogo tenore nelle giornate del 20, 26 e 27 settembre, 2 e 8 ottobre 2019.
Nel corso della articolata indagine i Carabinieri hanno ricostruito la dinamica dell’estorsione commessa ai danni dell’imprenditore, che in data 8 ottobre 2019 aveva visto la consegna del denaro richiesto.
L’operazione aveva avuto luogo in una località di aperta campagna tra Monopoli e Fasano (in territorio barese) e nella circostanza due malviventi (Michele Sciacovelli e Francesco Soloperto) si erano recati sul posto per riscuotere il denaro ma erano stati costretti, a causa dell’intervento dei militari, ad abbandonare lo zaino contenente il denaro e l’autovettura, riuscendo quindi a sottrarsi alla cattura, fuggendo a piedi per i campi, ma venendo comunque poi recuperati dopo un paio d’ore da Giandonato Sciacovelli. Nella convinzione che lo zaino gettato durante la fuga fosse ancora ben nascosto sul luogo della fuga, Giuseppe Dell’Aglio e la moglie Laura Colapietro il 09 ed il 10 ottobre 2019 (in quest’ultima data anche con Michele Sciacovelli) era tornati sul posto alla ricerca dello zaino e dei soldi contenuti all’interno, consentendo quindi agli investigatori l’identificazione completa di tutti i correi.
I componenti del gruppo criminale erano stati così tutti identificati e facevano capo a un noto pregiudicato dell’area metropolitana di Bari.
Nel corso della indagine, i Carabinieri hanno anche accertato il possesso di armi da parte di uno degli indagati, che a dicembre 2019, all’esito di una perquisizione, era stato tratto in arresto in flagranza di reato, per detenzione illegale di due pistole, poste sotto sequestro.
Inoltre i Carabinieri hanno anche accertato la violazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza di cui si era reso responsabile un altro indagato, nel dicembre 2019 arrestato in flagranza di reato, per violazione delle prescrizioni della misura di prevenzione che gli era stata imposta dalla autorità giudiziaria.