Brillante operazione dei Carabinieri. Recuperata la pistola e della droga.
FASANO – A meno di 48 ore dall’allarmante episodio avvenuto nella tarda serata di venerdì nelle campagne di contrada Matarano (località Cesaretta) a ridosso della città, alle pendici della collina della Selva di Fasano, nel corso del quale alcuni malviventi hanno esploso colpi di pistola contro la abitazione di un noto pregiudicato di Fasano e dato alle fiamme tre auto appartenenti alla famiglia dello stesso, i Carabinieri hanno chiuso il cerchio.
Nel pomeriggio di ieri, in quella località “Signora Pulita”, i Carabinieri della locale Compagnia, attivamente supportati durante la fase esecutiva da quelli del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, delle Aliquote di Primo Impiego antiterrorismo della Compagnia di Brindisi, nonché dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia di Jacotenente (FG) e da un velivolo del Nucleo Elicotteri di Bari, hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Brindisi, Giovanni Marino, 4 pregiudicati fasanesi, ritenuti responsabili – a vario titolo e in concorso fra loro – dal tentato omicidio, al porto abusivo di armi clandestine, esplosioni pericolose, danneggiamento seguito da incendio e danneggiamento aggravato, rapina aggravata dalla violazione di domicilio, rissa e lesioni aggravate.
I particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo oggi, lunedì 5 agosto, alle ore 10.30 presso il Comando Provinciale di Brindisi.
In particolare, tre dei 4 arrestati si erano resi irreperibili subito dopo il raid in quando si erano dati alla fuga alla vista dei militari. Ieri pomeriggio sono stati sorpresi all’interno di un casolare di campagna isolato ubicato sotto la collina tra Fasano e Pezze di Greco, mentre il quarto arrestato, già sottoposto a libertà vigilat, è stato rintracciato presso il proprio domicilio.
Sempre nel corso della operazione di ieri pomeriggio i Carabinieri hanno rinvenuto, occultata sotto una pietraia, una pistola (di marca illeggibile, probabilmente di provenienza dell’est Europa) cal. 7.65 con matricola abrasa e 5 colpi in serbatoio, perfettamente funzionante, che emanava un forte odore di polvere da sparo, nonché una ventina di grammi di marijuana suddivisi in tre buste, rinvenute in un mobile della cucina del fabbricato di campagna dove sono stati rintracciati 3 degli arrestati.
Si tratterebbe dei presunti autori del raid avvenuto alle 22 circa di venerdì scorso, quando alcuni malviventi hanno raggiunto il cortile di una abitazione di proprietà comunale (si tratta di un immobile confiscato alla criminalità ed assegnato al Comune di Fasano che a sua volta lo ha assegnato ad aventi diritto) ubicata in) dove vive un noto pregiudicato fasanese di 57 anni.
I malviventi dopo aver dato alle fiamme tre autovetture di proprietà della famiglia del 57enne, hanno esploso alcuni colpi di pistola contro la villetta, e subito dopo sono fuggiti via a bordo di un Suv. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
Sul posto sono intervenute squadre di Vigili del Fuoco, diverse ambulanze del 118, e numerose pattuglie dei Carabinieri.
I militari dell’Arma hanno subito avviato le indagini, raccogliendo le testimonianze dei presenti e visionando anche le immagini delle telecamere di sicurezza della zona.
Alcune persone sono state accompagnate presso la caserma dell’Arma di via Esiodo per essere ascoltate dagli investigatori. I militari dell’Arma nel corso della notte tra venerdì e sabato hanno anche eseguito numerose perquisizioni sia a Fasano che nelle frazioni soprattutto presso le abitazioni e i domicili di pregiudicati, ed hanno eseguito posti di controllo lungo le arterie cittadine ed ascoltato numerose persone.
Le indagini sono andate avanti a tamburo battente fino al pomeriggio di ieri quando è scattato un vero e proprio blitz che ha visto impegnate decine di pattuglie dell’Arma ed anche un elicottero.