
Sotto sequestro sono finiti anche l’auto utilizzata dal 44enne, oltre che gli indumenti e il materiale incendiario
SAVELLETRI – E’ stato convalidato l’arresto del pescatore fasanese di 44 anni, finito ai domiciliari l’altro ieri con l’accusa di incendio aggravato, in quanto ritenuto il responsabile del grave ed inquietante atto intimidatorio compiuto ai danni del comandante dell’ufficio locale marittimo della Guardia Costiera di Savelletri, luogotenente Vito Domenico De Mario.
A quest’ultimo nel corso della notte tra martedì e mercoledì scorsi è stata incendiata l’auto – una Nissan Micra – che era parcheggiata all’interno del recinto del locale comando della Guardia Costiera alla periferia di Savelletri. L’auto è andata completamente distrutta, e l’incendio ha causato danni anche all’immobile che ospita il presidio della Capitaneria di Porto.
Ieri mattina si è svolta, così come richiesto dal sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, l’udienza di convalida dell’arresto innanzi al Gip del Tribunale di Brindisi Barbara Nestore. Nel corso della udienza, il 44enne si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il Gip ha convalidato l’arresto eseguito dai Carabinieri confermando la misura degli arresti domiciliari.
Il movente che avrebbe spinto il 44enne pescatore fasanese a dare fuoco all’auto del sottufficiale è da ricercare in un verbale amministrativo inerente il mancato rinnovo dei documenti di bordo che il sottufficiale aveva elevato qualche giorno prima dell’episodio a carico del 44enne, un soggetto tra l’altro già condannato in passato per fatti analoghi.
Le indagini dei Carabinieri partite immediatamente, avevano portato i militari dell’Arma, grazie anche alle nitide immagini delle telecamere di sicurezza della caserma della Guardia Costiera, ad individuare il 44enne.
Recatisi immediatamente presso l’abitazione del pescatore i militari avevano anche eseguito una perquisizione sia dell’auto che della casa del sospettato, rinvenendo una serie di elementi utili alle indagini: dagli indumenti indossati durante l’azione intimidatoria, all’auto utilizzata dal sospettato per raggiungere la periferia di Savelletri dove è ubicata la caserma, oltre che a diverso materiale incendiario. Sia gli indumenti che l’auto e il materiale incendiario sono stati posti sotto sequestro.