Si chiude in Svizzera la vicenda penale di Marco Sansonetti
FASANO – Marco Sansonetti, noto imprenditore di origini fasanesi salito agli oneri della cronaca anche per essere stato l’ultimo marito dell’artista italiana Anna Oxa, è stato assolto.
Era stato indagato dagli inquirenti svizzeri per 14 reati, tra i quali figuravano: sequestro di persona, violenza, abuso di autorità, usura, truffa, falsità in documenti, appropriazione indebita, infrazione alla legge sulle assicurazioni sociali pensionistiche, corruzione e concessione di vantaggi.
Il 19 dicembre scorso alla Pretura Penale di Bellinzona (Svizzera italiana) si è svolto il processo a carico di Sansonetti, al termine del quale è stato scagionato dai reati di abuso di autorità e coazione. Il giudice lo ha riconosciuto colpevole solo di un illecito amministrativo, nonostante non avesse alcun ruolo nella gestione contabile della società nella quale era impiegato. Per questa colpa è stato condannato ad una multa di 1.450 franchi svizzeri (pari a circa 1.300 euro).
Sansonetti che dal 2003 ha gestito, diretto e organizzato la sicurezza personale di molti volti noti dello spettacolo, nel 2006 è diventato il terzo marito della nota cantante Anna Oxa, quando ancora era la sua guardia del corpo, matrimonio durato fino al 2009.
Sansonetti ha sempre operato nel campo della sicurezza e investigazione sia in Italia, sia in Svizzera, dove è riuscito anche ad ottenere un mandato pubblico milionario per la gestione dei centri d’accoglienza dei richiedenti l’asilo.
Mandato milionario a sei zeri finito nel mirino della Magistratura confederata che lo aveva indagato ipotizzando la corruzione attiva e concessione di vantaggi a due alti funzionari dello Stato. Inchiesta, questa, terminata nel novembre 2018 con un decreto di abbandono per tutte le parti coinvolte.
In Ticino per anni Sansonetti è stato considerato come il “deux ex machina”, il grande corruttore capace d’infilarsi nei corridoi e negli uffici del Palazzo del Governo e del Parlamento, cuore dell’amministrazione cantonale e della politica.
Oltre alla vicenda del mandato, Sansonetti nel 2017 in qualità di funzionario dello Stato era stato accusato anche di non essersi opposto ad una operazione di polizia tenutasi in una delle strutture per richiedenti l’asilo, da lui gestita. Per quella vicenda il giudice ha definitivamente scagionato Sansonetti da ogni addebito condannando, per sequestro di persona e abuso di autorità, un sottufficiale e un capo pattuglia della polizia cantonale ticinese.