
Chiesti due anni di reclusione da parte dell’accusa. A luglio la sentenza
FASANO – Si è svolta ieri (11 maggio) l’udienza di discussione nel procedimento penale dinanzi al Giudice del Tribunale di Bari, Domenico Mascolo, a carico di A.R., accusato dei reati di stalking e sostituzione di persona nei confronti della nota fasanese Natalia Angelini, showgirl ed ex tronista del programma televisivo “Uomini e Donne”.
La vicenda processuale trae origine dall’arresto di A.R. avvenuto il 23 febbraio 2021 da parte dei Carabinieri di Monopoli, a cui è seguito il giudizio per direttissima nel corso del quale sono stati esaminati diversi testimoni, tra cui la persona offesa, e depositata copiosa documentazione.
All’ udienza di ieri il Pubblico Ministero ha chiesto che l’imputato venisse condannato ad una pena di anni due di reclusione.
Successivamente è toccato al difensore della Angelini (costituitasi parte civile), l’avv. Marcello Zizzi, ripercorrere nella propria discussione le varie tappe della vicenda e analizzare le diverse condotte persecutorie contestate all’imputato per un arco temporale di circa tre anni, che va dall’anno 2018 sino al giorno del suo arresto, consistenti principalmente nella creazione di innumerevoli profili social di fantasia per infastidire insistentemente la Angelini, nell’invio di regali non graditi, nel controllare ogni sua attività sui social, conservando nel proprio cellulare numerose fotografie della stessa, e da ultimo nel raggiungerla in Monopoli, attendendola sotto la propria abitazione, in pieno periodo pandemico e nonostante avesse ricevuto una diffida da parte del legale dell’Angelini ad astenersi dal porre in essere ulteriori simili condotte. L’avv. Zizzi ha concluso chiedendo che l’imputato venisse condannato altresì al risarcimento dei danni subiti dalla propria assistita.
E’ seguita la discussione da parte dei difensori dell’imputato, gli avv.ti Anna Romano e Beniamino D’Augusta, i quali hanno sostenuto l’assenza di messaggi molesti da parte dell’imputato e l’insussistenza delle fattispecie criminose contestate al proprio assistito, chiedendo l’assoluzione del medesimo.
Il tribunale ha rinviato l’udienza alla data del 6 luglio 2023 per consentire eventuali repliche, dopodiché sarà letto il dispositivo di sentenza.