Sicolo: “Attendiamo risposte scientifiche che solo il mondo della ricerca può fornire”
BARI – Il mese di aprile è cruciale e decisivo per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa. Diventa
dunque necessario adottare da subito le opportune misure fitosanitarie. Va ricordato che le uova di sputacchina che è l’insetto vettore del batterio si schiudono tra febbraio e marzo e in questo bimestre non può ancora volare e non è infettivo. Ma ad aprile è fondamentale combatterlo in modo da non diffondere la Xylella.
CIA Puglia invita i proprietari o i conduttori di terreni e superfici agricole ad effettuare le lavorazioni necessarie quali arature, fresature, erpicature e trinciature previste dal Piano d’azione, in ottemperanza anche alle circolari diramate dall’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia.
“Sono attività indispensabili al fine di ridurre la presenza dell’insetto vettore – ha sottolineato Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani -. Invito gli agricoltori e gli enti proprietari di strade e aree pubbliche demaniali ad eseguire entro i termini previsti dal piano regionale di contrasto alla Xylella le buone pratiche e le lavorazioni necessarie. Invito anche i sindaci ad eseguire controlli e ad emettere ordinanze tese al contrasto del batterio. Ognuno deve fare la propria parte perché la Xylella ormai è una emergenza nazionale. Va reso merito alla Regione Puglia per come sta affrontando ora una situazione estremamente difficile e complessa. Invito inoltre la Regione ad eseguire i controlli sulla obbligatorietà delle lavorazioni. Per superare, poi, l’emergenza e passare poi a una fase di rigenerazione occorrono risposte scientifiche immediatamente applicabili che solo il mondo della ricerca può fornire. Bene, dunque, il coinvolgimento dell’Università di Berkeley in California, che possiede la più grande e completa banca dati del mondo sul batterio Xylella”. La Xylella non è un problema solo pugliese ma una questione di interesse mondiale, che riguarda tutta l’agricoltura, non solo il settore olivicolo. Va sistematizzata e sostenuta una task force nazionale e internazionale di ricercatori
scientifici, una vera e propria rete mondiale che si interfacci e collabori per trovare soluzioni scientifiche da sperimentare, affinare e applicare concretamente”.