A Siena il 62° comitato consultivo del Consiglio Oleicolo Internazionale, dove è intervenuto il presidente di CIA Puglia Sicolo
SIENA – “La Xylella è un problema europeo e non solo pugliese”. Lo ha detto Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola, vicepresidente COI, vicepresidente nazionale CIA e presidente CIA Puglia, a margine degli Stati generali dell’olivicoltura nazionale e internazionale, ieri (29 maggio) a Siena, in occasione del 62esimo comitato consultivo del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI).
Per Sicolo “occorre aumentare la produzione italiana di olio extravergine d’oliva grazie alle varietà italiane, senza inseguire modelli super-intensivi e varietà spagnole che non ci appartengono. Ma la situazione olivicola italiana è in sofferenza, a causa della xylella – ha rimarcato il presidente -. Stiamo lavorando bene con il ministero dell’agricoltura e col sottosegretario La Pietra.
L’olivicoltura ha un futuro di mercato nel mondo, perché l’olio extravergine è salutare e riconosciuto dalla dieta mediterranea e altre diete. Dobbiamo impegnarci a produrre, però con le nostre varietà: abbiamo oltre 500 varietà, non dobbiamo produrre con varietà spagnole come l’arbequina e l’arbosana, lo dobbiamo fare con le strutture e varietà nostre per rimanere sempre con la qualità che abbiamo.
Non fare i super-intensivi, dobbiamo rispettare l’ambiente, magari gli intensivi con le varietà nostre, perché va tutelato il futuro dei terreni e della nostra qualità riconosciuta in tutto il mondo dell’olio italiano.
“Al COI – spiega Sicolo – ho già portato la questione della xylella, per fare un progetto a livello internazionale, fare una sintesi con gli esperti di tutti i paesi, per affrontare questo problema che sta
mettendo in difficoltà l’olivicoltura italiana ed europea perché anche in altri paesi si sta manifestando la xylella e quindi dobbiamo fare un ragionamento di sistema, non può rimanere solo la Puglia alla ricerca di questo batterio terribile che ha seccato 24 milioni di piante e continua a proliferare. Il lavoro che si deve fare e che porto al COI è di fare un progetto a livello europeo. Oggi siamo chiamati ad affrontare sfide importanti e dobbiamo discutere di questioni che saranno al centro delle sfide dei prossimi anni”, ha concluso il presidente Sicolo.