
Il primo cittadino, nel consiglio comunale monotematico, ha chiesto ai dirigenti lumi sull’applicazione dell’accordo del 2017. Il dirigente sanitario: “Quell’accordo va rivisto”
FASANO – Si è tenuto ieri, venerdì 10 marzo, su richiesta dei consiglieri comunali di opposizione, il consiglio monotematico inerente l’applicazione del “Protocollo d’Intesa firmato il 6 marzo 2017 tra Regione Puglia, ASL Bari, ASL Brindisi e Comune di Fasano per l’assistenza sanitaria alla popolazione del Comune di Fasano nell’ambito della riorganizzazione delle attività territoriali e riconversione ospedali dismessi (Umberto I)”.
Un protocollo rimasto quasi totalmente inattuato, a detta dei promotori della richiesta, capitanati dal medico nonché consigliere comunale Antonio Scianaro (Circoli Nuova Fasano). Alla seduta erano presenti i dirigenti delle ASL Bari e Brindisi e, collegato da remoto, il Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia Vito Montanaro.
In apertura, il Sindaco Francesco Zaccaria ha sottolineato come l’emergenza Covid, unitamente alla drammatica carenza di personale sanitario che si registra ormai in tutto il Paese, abbia sicuramente influito sulla situazione estremamente complicata che sta caratterizzando questo periodo storico.
Nonostante ciò, lo stesso Zaccaria ha colto l’assist delle opposizioni per chiedere lumi ai dirigenti sanitari circa la mancata applicazione di alcuni dei punti chiave del Protocollo d’intesa firmato nel 2017, facendo riferimento in modo particolare all’opportunità, disattesa nei fatti, di trasportare (nell’ambito delle emergenze e urgenze) i pazienti fasanesi nel più vicino Ospedale di Monopoli in luogo dei presidi ricadenti nell’area territoriale dell’ASL brindisina.
I dati infatti appaiono eloquenti: nel 2022 sono stati solamente 24 i pazienti fasanesi trasportati dal 118 a Monopoli, a fronte di più di un migliaio di pazienti trasportati in ambulanza a Ostuni e Brindisi.
Decisamente meno critico l’intervento del consigliere, anch’egli medico, Franco Mastro (PD) che ha elencato i numeri delle prestazioni svolte dai reparti funzionanti e dagli ambulatori attivi del PTA di Fasano, evidenziando l’operatività del centro, a detta di Mastro sminuita dai cittadini che non conoscerebbero la reale situazione del riconvertito presidio fasanese, oggetto anche di un’importante ristrutturazione in via di ultimazione.
L’opposizione ha invece rimarcato compattamente come il mancato potenziamento dell’Ospedale San Giacomo di Monopoli ed in particolare del Pronto Soccorso, nelle more della realizzazione del nuovo Ospedale Monopoli-Fasano, rappresenti ad oggi la principale criticità che impedisce di garantire alla popolazione fasanese un’adeguata assistenza sanitaria.
Successivamente si è passati agli interventi dei tecnici, in merito ai quali vanno sottolineate sicuramente le parole del Direttore Sanitario dell’ASL Brindisi dott. Vito Campanile il quale ha auspicato l’avvio di un nuovo tavolo di confronto per rivisitare ed aggiornare il Protocollo d’intesa firmato nel 2017, oggi non più pienamente attuabile.
Una visione a cui si è allineato il dott. Luigi Fruscio, direttore amministrativo dell’ASL di Bari, che ha tenuto inoltre a comunicare la data in cui dovrebbero essere terminati i lavori principali del nuovo nosocomio “Monopoli-Fasano”, fissata per il prossimo 24 luglio.
Parole a cui ci auguriamo seguano fatti concreti, considerato uno status quo non più accettabile in un Paese che si possa definire civile: non è più tollerabile aspettare decine di ore in un Pronto Soccorso per ricevere assistenza o addirittura mesi, se non anni, per usufruire di una visita specialistica. Una situazione complessiva disastrosa a cui stiamo rischiando di abituarci e che richiede un intervento immediato delle Autorità Sanitarie.