
L’incontro dello scorso 7 giugno nell’ambito della famosa Sagra a Pezze di Greco
PEZZE DI GRECO – La storica kermesse dedicata al prelibato frutto tipico della costiera fasanese, iscritto già da qualche anno nel registro dei “Prodotti tipici e tradizionali di Puglia”, ha fatto da scenario all’incontro realizzato dal GAL Valle d’Itria, lo scorso 7 giugno, dal titolo “Dalla biodiversità dei fichi un’opportunità per la rigenerazione del paesaggio”.
Una occasione per affrontare il tema della rigenerazione del patrimonio paesaggistico ed approfondire caratteristiche e proprietà di un prodotto che è espressione identitario di un territorio.
Resistente alla siccità e capace di valorizzare le aree marginali tipiche di ambienti aridi, la pianta del fico può rappresentare una valida opportunità per fronteggiare i cambiamenti climatici e per ripensare alla diversificazione delle coltivazioni. Questa la sintesi dell’incontro che, dopo i saluti istituzionali a cura dell’Assessore all’Agricoltura del Comune di Fasano, Gianluca Cisternino, ha visto la partecipazione di Antonio Cardone, Direttore del GAL Valle d’Itria e di Pasquale Venerito, ricercatore senior del Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”.
“Il fico ha sempre rappresentato una delle colture più apprezzabili del panorama agricolo pugliese epuò costituire un’alternativa frutticola credibile per gli ambienti siccitosi dell’Italia meridionale. Da qui la scelta di realizzare un incontro per valorizzare questa importante risorsa in un territorio, quale quello di Fasano, che rappresenta un importante areale di coltivazione” ha dichiarato il Presidente del GAL Valle d’Itria Giannicola D’Amico.
L’attività informativa è stata realizzata nell’ambito della sottomisura 19.2 del PSR Puglia 2014-2022 a valere del Piano straordinario per la Rigenerazione Olivicola della Puglia, “Diversificazione dell’economia rurale e accorpamento fondiario” (art. 17 del Decreto Interministeriale del 6 marzo 2020, n. 2484), progetto “Sistema integrato per il rilancio paesaggistico ed economico di territori colpiti da Xylella Fastidiosa”.