Leonardo Deleonardi, ex assessore al demanio, contesta le scelte che l’Amministrazione sta adottando sul piano coste
FASANO – Dopo l’annuncio del sindaco Zaccaria di aver dato avvio alla procedura di adozione del Piano Costa del comune di Fasano, ecco giungere la nota a firma di Leonardo Deleonardis, ex assessore al demanio ed oggi presidente di Federbalneari Fasano.
“Finalmente la nostra politica ha effettuato la presa d’atto degli elaborati del Piano costa. Come al solito però chiusi in una stanza o attraverso una videoconferenza aperta a 7 assessori anzi per meglio precisare 6 assessori più il sindaco – lamenta Leonardo Deleonardis – senza alcun confronto, senza un orientamento nelle decisioni da intraprendere, al di fuori di un paio di commissioni datate almeno un anno e mezzo fa concluse senza alcun esito di rilievo, e due incontri pubblici su versioni del Piano ormai datate di circa 6 mesi fa. Giovedì, alla fine, la Giunta “prende atto” del Piano dei segreti.
Diversi sono stati gli inviti alla condivisione delle decisioni e delle scelte del PCC negli ultimi mesi in particolar modo dalla Federbalneari, così come dai diversi concessionari che già qualche tempo fa produssero un primo contributo al Piano mai riscontrato. Il Piano costa sembra dunque basarsi su due criteri: percentuali e disuguaglianza.
Le percentuali mascherano di fatto la falsità di alcune dichiarazioni in quanto nasceranno più di 10 ‘nuove’ strutture tra stabilimenti balneari e spiagge libere con servizi (che potrebbero essere praticamente già assegnati, in quanto nella maggior parte dei casi potranno partecipare ai bandi solo i proprietari delle zone contermini considerato che l’area demaniale in molti casi coincide con la sola scogliera).
Spiagge libere con servizi, che tranne in alcuni casi, vista la conformazione della nostra costa, sarà difficile attrezzare per renderle fruibili tentando di ‘imitare’ il modello che oggi molti ci invidiano sulla litoranea Savelletri-Torre Canne proposto dal sottoscritto (allora assessore al demanio) in una conferenza stampa partecipata, nonostante le infinite critiche pervenute da buona parte dell’allora maggioranza: senza mai dimenticare la prima vera spiaggia libera con servizi che forse in pochi ricordano, ‘Lido Sabbia d’oro’, nata sempre negli anni del mio mandato di assessore.
Auspichiamo che durante il processo avviato ieri con la presa d’atto degli elaborati e viste le ristrettezze economiche in cui versa il Comune, si incrementi il numero di spiagge libere con servizi condividendo con gli imprenditori interessati e proprietari delle zone contermini, progetti di cui si doterà in futuro la comunità fasanese.
Un Piano – prosegue Deleonardis – disuguale perché c’è chi in passato è stato più “fortunato” con assegnazioni di fronte mare pari al massimo consentito, ovvero 150 metri, e chi invece si difende con i soli 30 metri. E’ indubbio che questi ultimi avranno una capacità diversa di poter competere sul mercato partendo da una situazione di forte svantaggio che quest’anno sarà maggiormente amplificato dal rispetto del distanziamento sociale vista l’emergenza Covid.
Il PCC è l’ occasione per rimuovere queste disuguaglianze e garantire agli operatori economici la tanto auspicata “parità di trattamento”; sottolineamo e ricordiamo alla Politica che su questo punto molte sono le necessità che i concessionari fasanesi hanno più volte prospettato all’ufficio tecnico, dal quale – in molti casi – non è mai giunta risposta. Si sa che chiedere è lecito, rispondere, in questo caso, non è cortesia ma dovere.
Altro tema affrontato poco e male è senza dubbio quello della mobilità e delle aree di sosta. Senza andare molto lontano basta guardare i comuni a noi vicini per capire quanto l’uso delle aree a monte della strada litoranea siano fondamentali per una complessiva riorganizzazione della costa finalizzata alla fruizione e all’accoglienza turistica. Pianificare la fascia dei 300 metri della costa, darebbe maggiore efficacia e concretezza al Piano che oggi vede molte aree a parcheggio quasi sugli scogli, scelta a nostro avviso molto discutibile.
Auspico che la politica, soprattutto quando si parla di pianificazione, si faccia più nelle commissioni, nelle sedi istituzionali o in dibattiti pubblici verbalizzati, piuttosto che sui social dove è facile disinformare creare confusione e fare populismo.
Ringraziamo il sindaco per aver annunciato la proroga al 2033 delle concessioni demaniali, sperando in un suo impegno diretto nel sollecitare gli uffici preposti a formalizzare in tempi ristretti quanto precisato in delibera, attendiamo di confrontarci sugli elaborati progettuali e sulle norme tecniche di attuazione che ci hanno lasciati perplessi riguardo al mantenimento o meno dei manufatti di difficile rimozione, pur ricevendo rassicurazioni personali nel merito.
In ultimo, ma non meno importante, è la preoccupazione per la stagione balneare in corso: sono tanti i punti interrogativi, davvero poche le certezze, però non mi sembra il caso di attendere ancora del tempo prima di un confronto al fine di condividere proposte sia per la gestione degli stabilimenti balneari che delle spiagge libere da sottoporre alla regione in attesa di linee guida nazionali”.