L’onorevole ha scritto al Ministro Patuanelli in merito all’ultimo Piano Anti-Xylella
FASANO – Nei giorni scorsi l’On. Enzo Lavarra ha scritto al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (Miipaf) Stefano Patuanelli per sottolineare l‘importanza di interventi nazionali ed Europei per salvare la Piana dei Monumentali.
Al tempo stesso, Lavarra ha stabilito un’iniziativa comune con i presidenti dei Parchi naturali delle Dune Costiere, delle Cinque Terre e l’Isola di Pantelleria, così da sottolineare la necessità di annoverare i parchi naturali nel piano strategico nazionale sulla Nuova PAC (Politica Agricola Comune, ndr), avviato in questi giorni al Ministero guidato da Patuanelli. Il paradigma della riforma è stato infatti già sperimentato nel contesto dei parchi dei paesaggi rurali storici.
Nel testo dell’onorevole, inviato al Ministero, si legge: “Nella Piana dei Monumentali (territori di Fasano, Ostuni, Carovigno e Monopoli), iscritta al Registro Nazionale del Paesaggio rurale storico del Miipaf, i plurisecolari sono 2 milioni e 500 mila. Esistono circa 300 mila piante millenarie regolarmente censite e poste sotto tutela dalla Legge regionale n.14 del 2007.
Qui si produce olio extravergine con la menzione “da secolari di Puglia”, come altri beni enogastronomici a marchio, e vivono tracce di storia e di civiltà (frantoi ipogei, chiese rurali, stazioni di posta della Via Francigena, siti archeologici) che incentivano impresa di turismo sostenibile. Vi è un pullulare di queste imprese multidimensionali, gestite essenzialmente da giovani e donne.
Questa peculiarità meritò una piccola ma emblematica considerazione nel Piano anti-Xylella (5 milioni di euro sui 300 complessivi) ed ora il nuovo assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia ha dato un segnale di grande importanza, nel metodo e nel merito. Il Piano anti-Xylella approvato dalla giunta regionale nei giorni scorsi, su proposta dell’assessore, segna una svolta nella lotta contro batterio e vettore.
Se è pesantissimo il danno finora subito, è indubbio che ora è in campo una strategia che genera fiducia. Intanto nel metodo: il piano è stato definito con ascolto e coinvolgimento di organizzazioni professionali e associazionismo ambientale, e fondato sull’apporto del Comitato scientifico insediato dall’assessore. In più, fra le misure più importanti, vi sono il monitoraggio con strumentazione tecnologica avanzata (anziché visiva), interventi differenziati per aree infette – contenimento – indenni, rigore nei controlli sulle buone pratiche e intesa sull’impiego di prodotti compatibili con il biologico.
Come importante è il ruolo sempre più incisivo dell’Agenzia Regionale attività Irrigue e Forestali Arif Puglia. Si può dire insomma che ci aspetta una battaglia difficilissima ma non tutto è perduto. Quel che deve essere integrato e rafforzato è l’intervento per salvare il salvabile della Piana dei Monumentali. Quest’ultima è in parte zona di contenimento, fra Fasano e Monopoli; in parte zona infetta fra Ostuni e Carovigno, quindi destinata all’abbandono e alla perdita di un patrimonio unico.
Sono persuaso che un progetto pilota per un’area circoscritta possa consentire appunto di salvare il salvabile, e con costi che sarebbero certamente inferiori a quelli che occorrerebbero per la riconversione /rigenerazione agricola. Questo progetto può essere affidato a validissime risorse scientifiche, peraltro già al lavoro nelle Università, nel Cnr e in altri centri di ricerca.”