Una puntata dedicata alla provincia di Brindisi, tra mare e oasi naturali, trulli e olivi secolari
FASANO – Anche lo Zoosafari Fasanolandia nella puntata, andata in onda ieri pomeriggio (15 febbraio) nella trasmissione “Linea Verde Life” su RaiUno. Il conduttore Marcello Masi ha intervistato Fabio Rausa, direttore zoologico del parco faunistico fasanese, mettendo in evidenza come le numerosissime specie di animali presenti vivano in ambienti sani, sicuri e soprattutto liberi, al contrario di quanto possano temere alcuni animalisti sugli zoo del mondo.
Il servizio, trasmesso nella seconda parte della trasmissione, ha mostrato delle bellissime immagini dello Zoosafari, con Masi e Rausa che hanno subito parlato del gruppo delle giraffe che vive in cattività nel parco fasanese. Una specie in via di estinzione, ma è stato messo in evidenza come nella struttura faunista ai piedi della Selva venga garantita una riserva genetica che un domani potrebbe essere reimmessa in natura.
Poi si è passato a parlare dell’orso dal collare, maltrattato nel centro dell’Asia perché sottoposto a trattamenti macabri per estrarre da essi la bile che in Cina viene utilizzata in farmacia. Il conduttore Marcello Masi ha messo in evidenza come gli orsi dello Zoosafari vivano in condizioni eccellenti e Rausa ha parlato delle 35 nascite della specie finora verificatesi in questione. Infine, spazio anche all’orice dalle corna a sciabola, un’antilope estintasi in natura, ma presente solo in riserve private con solo duemila specie in tutto il mondo (a Fasano la più numerosa). La chiusura del servizio con Daniele, un esemplare di dromedario in calore, molto socievole anche con l’uomo.
Lo Zoosafari, è stato dimostrato in questo servizio Rai, ha quindi una notevole forma di attenzione verso gli animali che normalmente vivrebbero nelle savane africane in piena libertà: un modo per tranquillizzare quegli animalisti che temono per le sorti delle specie ospiti nella struttura faunistica fasanese.
Sempre nel corso della stessa puntata, “Linea Verde Life” da Fasano ha trattato la importante questione della Xylella fastidiosa, il batterio che ha falcidiato migliaia di ulivi nel Salento e nelle province di Brindisi e Taranto e del quale sono stati riscontrati anche dei focolai sul territorio di Fasano.
Il conduttore Marcello Masi ha intervistato Pierfederico La Notte, ricercatore del Cnr di Bari, e l’agronomo Giovanni Melcarne, da un campo dimostrativo di Fasano, in contrada Carbonelli nelle campagne tra Fasano e Savelletri, dove da tre anni si sta sperimentando il sovrainnesto della cultivar resistente alla Xylella, il Leccino, su olivi secolari.
Una sperimentazione che ha dato esito positivo, e che potrà rappresentare, si spera, una soluzione per salvare dalla Xylella il patrimonio di ulivi secolari e monumentali della Piana degli olivi millenari, che ha il suo cuore proprio a Fasano.