
La Cisl precisa: “Nessuno stato di agitazione del Corpo di Polizia locale di Fasano”
FASANO – I sindacati chiedono a gran voce che venga attribuito ai marescialli in servizio nella Polizia locale di Fasano il grado di ispettore, ma allo stesso tempo evidenziano che non vi è alcuno stato di agitazione del Corpo di Polizia locale.
È quanto precisa in una nota inviata al Prefetto di Brindisi, Umberto Guidato, al sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, all’assessore alla Polizia locale, Luana Amati, e al presidente della delegazione trattante nonché segretario generale del Comune, Alfredo Mignozzi, la Cisl Fp di Taranto.
Una precisazione, quella a firma di Angela Serracca della Cisl Fp Taranto Brindisi, scaturita a seguito di un confronto in sede di delegazione trattante avvenuto nei giorni scorsi.
“Abbiamo appreso nel corso del confronto sindacale in sede di Delegazione Trattante del 6 luglio scorso e da alcuni articoli di stampa locale di qualche giorno precedente – si legge nella missiva -, che sarebbe stato proclamato lo stato di agitazione del corpo di polizia locale di cui all’oggetto ed avanzata la richiesta di apertura delle procedure per il raffreddamento del conflitto con una nota a firma di un legale rappresentante di una Organizzazione Sindacale. Intendiamo precisare che non si è tenuta nessuna assemblea generale del personale interessato e quindi non è intervenuto nessun assenso generalizzato dell’intero corpo di polizia locale e che probabilmente si tratta di una espressione di volontà di una parte minoritaria del corpo, la stessa probabilmente che, malgrado lo stato di agitazione proclamato, chiede di aderire al progetto estivo proposto dal comandante e mai discusso in delegazione trattante”
Nel corso della riunione tenutasi il 6 luglio scorso si è trattato, come evidenzia la Cisl, “il regolamento di funzionamento del corpo” e si è discusso anche di una questione abbastanza controversa: “quella relativa all’attribuzione dei gradi”.
Secondo quanto scritto nella nota della Cisl il comandante Luigi Vella intende “azzerare l’attribuzione dei gradi avvenuta e consolidata negli anni” a seguito di delibere di giunta comunale del febbraio 2005, dell’agosto 2006 e a seguito di una determina dirigenziale del gennaio 2011, con i quali atti si conferirono i gradi di “maresciallo ordinario”, “maresciallo maggiore aiutante” e “maresciallo maggiore” a vari appartenenti al Corpo di Polizia locale.
Il comandante Vella, a quanto pare, intende azzerare tutto il pregresso con una nuova attribuzione di gradi rimanendo “sempre ostinatamente fermo – scrive la Cisl – sulla sua considerazione di illegittimità degli atti precedenti”.
“Tali elementi divisivi – si legge ancora nella missiva a firma della Cisl – hanno contribuito notevolmente ad alimentare un clima di tensioni e divisioni all’interno del Corpo di Polizia Locale che rischiano ora di tracciare un solco ancora più profondo tra il personale combattuto tra quanti reclamano il diritto di aver esercitato compiti e funzioni coerenti con il grado rivestito e quanti invece si uniscono al coro, magistralmente diretto, di quelli che ritengono tutti gli atti precedenti ” illegittimi”, sostituendosi anche ai giudizi di legittimità delle magistrature competenti, e vorrebbero azzerare la situazione vigente”.
A tal riguardo durante la riunione delle delegazione trattante del 6 luglio scorso la posizione di Cgil, Cisl, Uil, Csa ed Rsu è stata unitaria: “in fase di prima applicazione il Comandante così come stabilito dall’art. 11 e 11 bis della Legge regionale n. 37/11 e ss.mm.ii. all’intero contingente di personale avente diritto in possesso del grado di maresciallo assegnerà il grado rientrante nella categoria di ispettore”. Questa la richiesta dei sindacati, che ritengono che ai marescialli il grado non è stato conferito con il requisito della sola anzianità, e quindi devono essere inquadrati nel relativo grado di ispettori.
Tocca ora alla Amministrazione comunale dirimere ciò al fine anche di non innescare ulteriori contenziosi con gli appartenenti al Corpo di Polizia locale, che potrebbe portare nuovamente l’ente locale ad inutili esborsi di denaro.
“Lasciamo all’Amministrazione Comunale di Fasano ogni utile riflessione sulla questione e contestualmente chiediamo – si legge ancora nella nota -, laddove S.E. il Prefetto lo dovesse ritenere, specifica audizione sull’argomento precisando che il confronto democratico corretto e rispettoso dei reciproci ruoli fin qui svolto in sede di Delegazione Trattante, approdi a soluzioni condivise evitando conflitti in una parte del personale dell’Ente particolarmente esposto e impegnato in una fase così delicata del nostro Paese. Vorremmo proprio evitare in questo particolare momento – conclude la nota della Cisl – che quelli che abbiamo definito eroi fino a poco tempo fa diventino vittime di divisioni dettate quasi sempre da smanie di onnipotenza”.