Il gruppo evidenzia ancora una volta le gravi inefficienze nella gestione dei tributi locali da parte dei concessionari affidatari del servizio
FASANO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del movimento “In Comune”, in merito alla gestione dei tributi locali, una vicenda già affrontata in passato, ma mai sopita.
“L’estate è torrida, ma nemmeno la canicola di questi giorni ferma l’incessante ed ineffabile attività dell’Ufficio Tributi (e vari concessionari collegati) contro i poveri fasanesi accaldati. Così, nonostante la temperatura, accade che un nostro concittadino, pochi giorni fa, si sia trovato a sudare freddo dopo aver ricevuto una missiva, a nome della concessionaria del servizio, con la quale venivano contestate una serie di fantasiose occupazioni di suolo pubblico, con tavolini e sedie, per una superficie di quasi 150 mq in una delle frazioni del territorio. Il povero contribuente da un lato non riusciva a ricordare quale festa in strada potesse mai aver organizzato (!!!), ma dall’altro si trovava l’Amministrazione, peggio di un mastino, pronta a calare di scure di svariate migliaia di Euro a suo carico, senza nemmeno menzione dell’anno a cui la contestazione faceva riferimento. Ovviamente la missiva, contestualmente, invitava a fissare un appuntamento perentorio entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione, ma solo di mercoledì o giovedì!!! L’Amministrazione predilige la settimana molto corta…
E cosa fa un cittadino che non ha capito molto del burocratese, ma ha capito bene la fregatura a cui sta per essere sottoposto? Si vede costretto a perdere ancora tempo e trovare un consulente del settore che lo possa assistere negli uffici del Concessionario.
Come sia andata a finire ovviamente lo potete immaginare da soli: a conclusione dell’incontro è emerso che, rispetto a quanto inizialmente contestato, “nulla” era dovuto dal cittadino al Comune di Fasano. Non possiamo però non rilevare che quanto accaduto ha ingenerato nel povero contribuente da un lato sollievo per la conclusione della vicenda, ma dall’altro uno stato di profondo disappunto che, come Movimento In Comune, ci sentiamo di condividere: con quali criteri il Comune di Fasano ha disposto il censimento che ha portato alla contestazione? Lo stesso Comune di Fasano ha mai vigilato per verificare che il suddetto censimento fosse correttamente effettuato?
Lo sfortunato contribuente possiede proprietà adiacenti alle occupazioni di suolo contestate, ma mica è il gestore dell’attività che utilizzava sedie e tavolini! Tra l’altro le foto mostrate dall’Ufficio Tributi sembrano prese da “Google Maps” evidenziando un modo di operare quanto meno singolare. Ma è così difficile effettuare un censimento a regola d’arte, magari anche interloquendo di persona sul posto con le attività e le persone coinvolte? Oppure è un modus operandi che tende a non trattare tutti i fasanesi allo stesso modo?
Questa storia dei Tributi Minori, se non fosse tragica per le nostre tasche, sarebbe veramente al limite del ridicolo: sono mesi e mesi che i fasanesi perdono tempo e pazienza per dimostrare a disorientati dipendenti come buona parte dei soldi richiesti non siano in alcun modo dovuti. Verrebbe da chiedersi se l’Amministrazione non debba valutare realmente il danno erariale che sta subendo per questa gestione a dir poco singolare dei nostri soldi. Oppure gradisce che le cose continuino ad andare in questo modo?”