La nota del Movimento che sottolinea il degrado della collina
FASANO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Movimento “In Comune”.
“Cavalcare l’onda della cronaca è sempre un esercizio poco edificante e di corto respiro, ma qui non se ne può proprio fare a meno. I fatti sono noti: una banda di malviventi ha tenuto in ostaggio una famiglia inerme nella propria villa in collina, fino a che non ha terminato la sua rapina. Peccato che non sia un episodio isolato, ma l’ennesimo di una serie in cui si delinea un quadro chiaro: vivere a Selva di Fasano è ormai problematico.
Non ci interessa fare la singola denuncia ma vogliamo far presente a tutti quello che è diventata negli anni la frazione un tempo simbolo della nostra città, quello che era il luogo di villeggiatura più noto anche al di fuori dei confini cittadini. Un orgoglio cittadino che con il passare del tempo sembra sia stato volutamente dimenticato e posposto rispetto a tutto il resto del territorio comunale. Gli esempi sarebbero tanti, ma vale uno peer tutti: da quanto tempo il Comune non asfalta una strada alla Selva? Dai tempi della Amministrazione Ammirabile: sono passati 20 anni. C’è una sola frazione che vanta un tale record oltre alla Selva? E che dire dell’unica antenna telefonica nel pieno centro della località?
E dire che la Selva non è solo luogo da “Fasano bene,” giacché un trullo, una “casina” la possedevano anche artigiani e impiegati, operai e classe media: sin dalla fine dell’Ottocento trasferirsi in collina non era un vezzo per pochi, bensì, dati storici alla mano, una necessità che tutti avevano per sfuggire alla malaria della piana fasanese. Dunque, una tradizione nostra, con presupposti sanitari e non censuari, giacché un trullo o un qualsiasi appoggio era appannaggio di molta gente. E non è nemmeno il caso di commentare frasi da revanscismo classista messe in giro da qualche invidioso che non conosce nemmeno la storia del proprio paese.
Ma quello che preme ora è fermare la tendenza all’abbandono della frazione ed in generale della zona collinare: i tempi dei concerti in Casina sono ormai finiti da decenni ma non è possibile non rendersi conto di situazioni ormai insostenibili:
• Il patrimonio edilizio del centro della Selva è in degrado avanzato; non un metro della Casina, della recinzione, del Salone dei Congressi, dell’ufficio Postale che non necessiti di interventi urgenti. Non una strada che non meriti un asfalto meno indecente. Tutta Viale Toledo ormai decadente e piena solo di immobili incompiuti se non in abbandono.
• La frazione necessita di una presenza più costante e tangibile delle Forze dell’Ordine: in collina non si ha il vantaggio dell’agglomerato urbano, quindi ogni villa è un potenziale bersaglio. Solo una presenza stabile delle Forze dell’Ordine può rappresentare un deterrente serio. È evidente che saranno opposti dai Comandi locali problemi di disponibilità di organico, ma l’Amministrazione Comunale ha il dovere di farne richiesta in ogni sede locale e provinciale.
• Il rilancio della Selva è improcrastinabile e la scorsa estate si è giunti al punto più basso che non vorremmo mai più vedere. Il paesaggio desolante di un Viale Toledo semideserto il 14 agosto è uno spettacolo da non ripetere mai più.
Le elezioni sono finite, le poltrone ormai spartite, ora come cittadini attendiamo un impegno serio da parte della Giunta Comunale per affrontare in maniera organica il rilancio della frazione. Una frazione che, per inciso, contribuisce significativamente al gettito IMU comunale, ma da anni non ha indietro che una minima parte di quello che versa. Ed un confronto diretto con i residenti a questo punto sarebbe assolutamente apprezzato.
P.s.
Sostituite alla parola “Selva” il nome di una qualsiasi altra frazione collinare a piacere e quanto detto si applica altrettanto perfettamente.”