Ieri il medico fasanese e direttore del Pronto Soccorso di Ostuni, ha ricevuto la dose di Pfizer-Biontech. La sua testimonianza a poche ore dalla somministrazione
FASANO – «Stamattina ho avuto il privilegio di potermi vaccinare. Una data che mi rimarrà impressa per sempre, perché è come se mi avessero iniettato la speranza di un nuovo futuro. Mi auguro che, presto, il maggior numero possibile di persone possa provare la stessa sensazione di ritrovata libertà che ho potuto assaporare io: perché, se vaccinarsi è un dovere etico, tornare a vivere è un diritto dell’umanità.»
E’ un messaggio di speranza quello condiviso sulla propria pagina social dal dottor Lello Di Bari, subito dopo la vaccinazione.
Il Direttore del Pronto Soccorso di Ostuni, nonché coordinatore dei Centri Covid di Cisternino e Ceglie Messapica, è stato tra i primi a firmare il consenso per sottoporsi a vaccinazione perché«fare il vaccino è assumersi un impegno nei confronti degli altri – ha dichiarato ai nostri microfoni poche ore dopo la vaccinazione – soprattutto per chi, come me, è a stretto contatto, quotidianamente, con pazienti e persone fragili. Tutti dovremmo vaccinaci, in modo da proteggere quanti, per svariate ragioni, non possono farlo. Se c’è qualcosa che questo virus ci ha insegnato, è che non siamo delle isole, ma ciascuno di noi dipende dagli altri, in un rapporto di reciproco scambio».
Abbiamo chiesto al medico se ha avvertito fastidi o effetti collaterali dopo l’iniezione. «Posso garantirvi che è stato del tutto indolore e dopo l’attesa di 15 minuti dalla somministrazione, così come previsto dal protocollo, sono tornato alle mie consuete attività giornaliere. Non ho avuto alcun effetto collaterale e sto benissimo. Tra 21 giorni dovrò fare il richiamo».
Al medico fasanese abbiamo chiesto anche lumi sulle dosi da ricevere e sul processo di risposta immunitaria. «La protezione immunitaria – ha precisato il medico fasanese – si sviluppa dopo circa 7 giorni dalla somministrazione della seconda dose. Quindi, anche se vaccinati occorre utilizzare tutte le precauzioni necessarie per evitare di entrare in contatto con il virus: protezioni individuali, igiene e distanziamento sociale.»
E’ un esempio, il dottor Di Bari, soprattutto per quanti si mostrano scettici rispetto al vaccino. «Ho voluto pubblicare la mia foto mentre mi sottopongo a vaccinazione, per dissipare dubbi e tranquillizzare quanti nutrono, ancora, qualche remora. La scienza è stata in grado, in passato, di fermare epidemie edebellare gravissime malattie. Il vaccino è un’arma sicura, l’unica che abbiamo per contenere la diffusione del virus e tornare, finalmente, a riassaporare a pieno la vita».
«Un gesto di solidarietà collettiva – conclude il Dott. Di Bari –che non possiamo negare e negarci dopo un anno segnato da lutti, dolore e immensi sacrifici. La strada per la ripresa, sociale ed economica, passa inevitabilmente attraverso la vaccinazione. Quindi, sarebbe sciocco rinunciare a questa grande opportunità».