La due giorni si è svolta a Torre Canne
TORRE CANNE – Un milione di euro dal Feamp, il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, per lo sviluppo della pesca a Savelletri e Torre Canne.
Sono gli impegni che il Gal Valle d’Itria ha annunciato a conclusione del Fasano Fish Festival 2020, organizzata a Torre Canne il 5 e 6 settembre.
Quattrocentomila euro sono stati destinati alla realizzazione di infrastrutture pubbliche per il mercato della pesca, e duecentomila euro per la creazione dei centri servizi avanzati per la pesca.
A breve sarà pubblicato l’ultimo bando (dotazione finanziaria 220 mila euro) per lo sviluppo della pescaturismo e dell’ittiturismo.
L’economia del mare, insieme alla tutela e alla valorizzazione delle risorse ittiche e alla riqualificazione delle aree costiere della Valle d’Itria, possono rendere competitivo e sostenibile il settore della pesca, linfa vitale per i Comuni del territorio. Su queste premesse si è svolta la terza tappa della manifestazione.
Un’edizione partecipata, nel rispetto delle norme anti-Covid, e ricca di appuntamenti: dalle visite guidate alla scoperta della zona umida di Fiume Piccolo, passando per le tavole rotonde tematiche e gli approfondimenti sulla storia dei fari costieri, degli antichi cammini e delle torri difensive, sino ai momenti di intrattenimento con la musica e le danze popolari a cura delle associazioni del territorio e la comicità tutta pugliese del duo Toti e Tata.
Nella mattinata di domenica sono state svolte visite guidate sul molo di Torre Canne con il pescatore Adriano Argento e a seguire presso la visita presso il centro di spedizione molluschi di Mare Gioioso a Torre Canne.
Domenica sera, poi, ad aprire la seconda giornata del Fasano Fish Festival è stato un incontro sulla storia dei fari costieri, delle torri difensive e degli antichi cammini. Una storia che passa per Torre Canne. Durante l’incontro pubblico si sono ripercorsi gli antichi fasti dei fari che da sempre affascinano l’immaginario collettivo. Antichi come il tempo, nascono in epoche lontanissime e la loro evoluzione va di pari passo con l’evolversi della navigazione.
A parlarne durante l’incontro dal titolo “La lanterna di canne. Un faro e le sue storie” moderato dall’assessore comunale al turismo Cinzia Caroli, sono stati Michele Claudio D. Masciopinto,curatore della mostra “Lights on the sea”, antropologo e autore del volume “Custodi di Luce: antropologia, narrazioni e rappresentazioni di uomini e di fari”, e Enrica Simonetti, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, esperta di vita dei fari e autrice del libro “Puglia-Viaggio nel colore”. Durante l’incontro sono stati anche proiettati i contributi video “Fari costieri, torri difensive, aree protette e cammini: un sistema integrato di promozione del territorio” di Enzo Lavarra, responsabile relazioni istituzionali di Federparchi – Sez. Italia, e “Progetti e strategie di valorizzazione dei fari: le attività della Regione Puglia” di Gianni Sportelli, dell’assistenza tecnica Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia.
Una due giorni intensa, con la partecipazione di numerosi ospiti, esperti del settore ittico, antropologi, nutrizionisti, pescatori e istituzioni locali che hanno discusso di pescaturismo, di ittiturismo e di come la Valle d’Itria rappresenti uno dei tre rari casi in Europa dove pesca e agricoltura riescono a comunicare, grazie ad un’azione sinergica e lungimirante tra i protagonisti del territorio.
Ne è convinto anche il presidente del Gal Valle d’Itria, Giannicola D’Amico: “Ancora una volta bilancio positivo per il Fasano Fish Festival che ha confermato un elemento imprescindibile: la condivisione, la condivisione di un territorio, di obiettivi e di tante attività, e la condivisione di percorsi. Primo fra tutti, la promozione dei territori ma anche dei prodotti enogastronomici che ci invidiano in tutto il mondo, nel nostro caso i prodotti della pesca. Con Fasano nel Gal Valle d’Itria – ha detto D’Amico – come abbiamo più volte ribadito, i porti di Savelletri e di Torre Canne diventeranno i porti della Valle d’Itria, dove solo nel 2019 si è registrato circa il 7% di tutte le presenze turistiche arrivate in Puglia. Quindici milioni di turisti in Puglia, quasi un milione nella Valle d’Itria nel 2019, un dato che dice tutto”.
Il Fasano Fish Festival si è aperto il 5 settembre con la visita guidata all’impianto di acquacoltura di Fiume Piccolo nel Parco delle Dune Costiere, in agro di Fasano. Dall’importanza delle zone umide alla necessità di attivare azioni mirate che garantiscano la sostenibilità del settore della pesca in un’area, quella costiera della Valle d’Itria, che necessita di salvaguardia della sua biodiversità, troppo spesso messa a rischio dal turismo di massa.
Di pescaturismo, di ittiturismo e di tutte le misure a sostegno di una riqualificazione tesa a tutelare e valorizzare le località dell’area costiera della Valle d’Itria si è parlato sabato scorso durante il convegno di apertura del Fasano Fish Festival, introdotto dal presidente del Gal Valle d’Itria, Giannicola D’Amico, dal sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, e dal dirigente del servizio Feamp, Aldo Di Mola. A portare i saluti anche il presidente della Camera di Commercio di Brindisi, Antonio D’Amore, e la presidente facente funzioni del Parco delle Dune costiere, Mariflò Magli.
Nel corso della tavola rotonda, moderata da Nicola Mangialardi, direttore Assogal Puglia, hanno partecipato l’ing. Giuseppe Marangi, tecnico progettista del Comune di Fasano per gli interventi di riqualificazione del molo di Savelletri, Antonio Cardone, direttore del Gal Valle d’Itria, che ha annunciato i nuovi bandi in via di pubblicazione per la pesca turismo e l’ittiturismo, Rosa Belfiore, dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Fasano che ha invece presentato il progetto di riqualificazione del molo del porto di Torre Canne, e il prof. Francesco Bozzo, dell’Università di Bari, che ha presentato un progetto per la valorizzazione del riccio.
A chiudere la serata di inaugurazione del Fasano Fish Festiva, arricchita dalla presenza di stand enogastronomici, Francesco Soleti, tecnologo alimentare, e Domenico De Mattia, nutrizionista, che hanno illustrato le proprietà nutritive delle risorse ittiche del territorio e gli abbinamenti dei vini con il pescato locale.
Sabato sera, infine, hanno allietato il pubblico le musiche de “Le Radici Del Sud” e le danze del gruppo ragazzi della associazione “Gli amici di Giùàannèedd”.
L’evento è stato realizzato nell’ambito del PO FEAMP 2014-2010 (MIS. 4.63 – SSL GAL VALLE D’ITRIA – Intervento 1.7 – Realizzazione di eventi di promozione di prodotti della pesca), con i patrocini del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Regione Puglia, Repubblica Italiana, Programma Operativo FEAMP 2014-2020 e Psr Puglia.