Ieri la conferenza stampa per affrontare la pesante crisi in cui versa il comparto
BARI – L’agricoltura pugliese attraversa una fase drammatica, sotto molteplici punti di vista, con i costi di produzione che sono andati fuori controllo e con condizioni climatiche avverse che incidono negativamente sui cicli colturali e quindi sulle produzioni realizzate in campo. Molte imprese agricole soffrono condizioni di stress di liquidità e hanno bisogno di un supporto da parte delle Istituzioni per poter superare il difficile momento ed essere pronte ad affrontare la fase della ripartenza che tutti auspicano avvenga nel più breve tempo possibile.
Con la forte consapevolezza dello stato di crisi del settore primario regionale, la CIA Puglia – in un incontro a Bari nella giornata di ieri (27 giugno) – ha proposto alla Regione di mettere in campo interventi diretti ed indiretti, tali da consentire un minimo ristoro a favore del sistema delle imprese.
In particolare, si propone di lavorare rapidamente su tre diversi strumenti che di seguito sono descritti con alcuni dettagli di natura operativa.
Un contributo per le spese di acquisto di gasolio agricolo
Il costo per le forniture di gasolio e di altri prodotti energetici necessari alla gestione delle diverse attività agricole è lievitato notevolmente negli ultimi mesi, nonostante qualche intervento calmieratore messo in atto dal Governo.
Dopo i recenti aumenti di prezzo del gasolio è ormai necessario intervenire con una specifica misura, da finanziare con risorse regionali o nazionali e finalizzata ad abbattere il costo di approvvigionamento sostenuto dalle imprese agricole.
La CIA Puglia chiede che, in mancanza di un tempestivo intervento governativo, sia la Regione ad emanare un proprio regime di aiuto, da impostare sulla base delle norme stabilite nel “quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”, varato dalla Commissione Europea lo scorso 23 marzo.
In applicazione a tale disposizione, l’Italia è stata autorizzata ad erogare aiuti di importo limitato e di natura temporanea, a favore delle imprese del settore agricolo, forestale, della pesca e dell’acquacoltura colpite dalla crisi ucraina.
In particolare, è possibile concedere sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili, agevolazioni fiscali, azzeramento o riduzione dei contributi previdenziali o assistenziali, per le imprese agricole, entro un importo complessivo non superiore a 35.000 euro per beneficiario.
La Regione Puglia potrebbe farsi promotrice di una azione di coinvolgimento delle altre Regioni e Province autonome italiane, in maniera da trovare una soluzione rapida ed equilibrata, utilizzando per l’appunto la flessibilità che è stata accordata dall’Unione Europea in materia di concessioni di aiuti di Stato.
L’attivazione degli aiuti di adattamento della riserva di crisi UE
Il Regolamento 2022/467 assegna all’Italia uno stanziamento di fondi europei di 48,1 milioni di euro per l’anno 2022, cui è possibile aggiungere fino al 200% di risorse nazionali ed arrivare così ad un importo complessivo di circa 150 milioni di euro.
Le regole europee prevedono che entro il 30 giugno prossimo, l’Italia comunichi ai servizi comunitari le scelte compiute, fornendo una descrizione delle misure da adottare.
Da una ricognizione eseguita da CIA Puglia è emerso che 8 Stati membri hanno già deciso il cofinanziamento nazionale del 200% ed altri 11 stanno prendendo una decisione analoga.
Ad oggi l’Italia non ha ancora comunicato in che modo intenda utilizzare la riserva di crisi e se vi è disponibilità ad integrare i fondi UE con quelli nazionali.
SI chiede alla Regione Puglia di mettere in campo tutta la propria forza di persuasione per definire un pacchetto di misure da attivare, utilizzando l’opportunità concessa dall’Unione Europea.
I Paesi membri che hanno deciso di utilizzare la riserva di crisi prevedono l’erogazione di contributi a fondo perduto a favore dei settori che maggiormente stanno soffrendo l’aumento dei costi di produzione.
Sostegno temporaneo tramite la misura specifica del PSR 2014-2022 (misura Ucraina)
La Commissione Europea ha pubblicato a fine maggio la proposta di regolamento che introduce una nuova misura nel PSR 2014-2022, con la possibilità di erogare a favore delle imprese agricole un aiuto temporaneo eccezionale, sotto forma di assistenza per l’emergenza e finalizzato a garantire la continuità delle attività economiche. È possibile concedere fino a 15.000 euro per agricoltore.
CIA Puglia chiede alla Regione di verificare tempestivamente l’opportunità di attivare la nuova misura e prevedere un cronoprogramma per la pubblicazione del relativo bando.