
I quattro operatori che risultarono positivi, non avrebbero ad oggi sviluppato anticorpi. Furono dei falsi positivi?
FASANO – Nella giornata di ieri, il Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) dell’ASL di Brindisi ha autorizzato nuovi ingressi nella RSSA “Canonico Rossini”, conformemente a quanto disposto dal Dipartimento della Salute della Regione Puglia, già dal 02 maggio. I tempi necessari all’autorizzazione in parola si sono dilatati all’indomani del primo esame orofaringeo effettuato al personale in servizio presso la nostra RSSA (28 aprile 2020). Nella circostanza, quattro Operatori Socio – Sanitari risultarono, loro malgrado, “positivi asintomatici” al test SARS–COV–2.
Da allora, gli Anziani ospiti e il personale in servizio presso la RSSA “Canonico Rossini” sono stati sottoposti a ben tre “tamponi”. I risultati hanno confermato, per tutti, la “negatività” al COVID – 19. Gli stessi OSS risultati “postivi asintomatici” sono stati sottoposti ad ulteriori tre “tamponi”, risultando sempre “negativi” al virus SARS–COV–2. Non a caso, sono stati dichiarati guariti. Lo stesso dicasi per i loro familiari conviventi, mai risultati “positivi” al nuovo coronavirus.
“In merito – afferma Massimo Vinale, presidente Asp Terra di Brindisi – è doveroso osservare che in data 01/06 c.m., i quattro OSS in questione si sono sottoposti al cosiddetto esame sierologico (SARS-CoV-2 S1/S2 IgG) dal quale è emerso che nessuno di loro ha maturato anticorpi al COVID-19. L’ipotesi (ma è solo un’ipotesi la nostra) è che non abbiano mai contratto il coronavirus. Lo stesso SISP sta approfondendo la questione.
Ciò lo si evidenzia al solo scopo di informare l’opinione pubblica e i parenti degli Anziani ospiti soprattutto e, non ultimo, per restituire, per quanto possibile, un minimo di serenità ai quattro OSS, troppo in fretta additati come “untori”. Tuttavia, la circostanza verificatasi il 28 aprile scorso ha fatto rientrare la RSSA “Canonico Rossini” nel cosiddetto “rischio focolaio”, causando il (condiviso) dilatarsi dei tempi utili ad autorizzare nuovi ingressi in struttura. Non a caso, in data 28 maggio 2020, il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPESAL) dell’ASL di Brindisi ha effettuato il necessario sopralluogo presso la RSSA “Canonico Rossini”, ritendendo <<valide le procedure di sicurezza messe in atto>>, tanto da <<condividere il modello organizzativo>> realizzato.
Ovviamente, i nuovi ingressi di anziani seguiranno un iter assai preciso: tampone negativo in ingresso; ricovero entro le 72 ore successive; isolamento (in stanza singola) per 14 giorni; personale dedicato. Pertanto, nell’assoluto rispetto delle disposizioni del Dipartimento della Salute della Regione Puglia e dell’ASL di Brindisi, lavoreremo al fine di poter accogliere nuovi ospiti (NO COVID) nella nostra Residenza Socio – Sanitaria. Chi avesse bisogno di ulteriori informazioni, può scrivere a info@aspterradibrindisi.it o telefonare al 080/4383590 oppure al 080/4413131. Si coglie l’occasione, per ringraziare, il SISP e lo SPESAL dell’ASL di Brindisi per la gentile collaborazione sempre garantita”.